Hamilton e Mercedes trionfano al GP di Spagna grazie all'azzardata strategia a due soste e al perfetto lavoro di squadra.

Dopo il magico sabato che ha regalato a Hamilton la pole position numero 100, il GP di Spagna è stato palcoscenico anche della vittoria numero 98 del pilota inglese. La strategia azzardata in casa Mercedes ha infatti ripagato il team e il sette volte iridato nel migliore dei modi; una mossa sorprendente e quasi inaspettata, frutto di un perfetto lavoro di squadra che tante volte nel mondo della F1 sembra rimanere troppo in ombra rispetto a pilota e macchina.

GP Spagna: la perfetta strategia premia Mercedes e Hamilton

100 pole position e 98 vittorie. Questo il bottino con cui Lewis Hamilton lascia la Spagna per un breve pausa prima di volare a Monaco. La gara di Barcellona ha visto poca battaglia in pista ma una grande lotta tra gli strateghi, e non solo, delle dieci scuderie. Nonostante la strategia a due soste sia stata ovviamente valutata come più lenta rispetto al singolo pit stop, Hamilton e il team Mercedes hanno dimostrato come un perfetto lavoro di squadra possa ribaltare un risultato quasi sicuro.

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Lewis Hamilton festeggia la vittoria in Spagna – Photo Credit: Mercedes F1 Official Twitter Account

Calcoli e numeri non servono quindi solo ad andare più veloci; il team guidato da Toto Wolff ha infatti mostrato un’altra volta come la collaborazione tra ogni singolo elemento della squadra può portare al trionfo. Richiamare Hamilton ai box una seconda volta quando la monoposto numero 44 era quasi negli scarichi di Verstappen è stata una mossa a dir poco azzardata. Una sorpresa che sembrava avere il sapore della resa. La precisione nei calcoli e la grande fiducia nel team hanno però portato il Re Nero un’altra volta sul gradino più alto del podio.

Hamilton: “Ero indeciso se rientrare ai box o provare ad attaccare Max”

Mercedes ha dato prova di come il team è in realtà fondamentale per conquistare una vittoria; pilota e vettura fanno certo la loro parte, ma su una pista come quella spagnola a volte non basta essere Lewis Hamilton alla guida di una Mercedes, la monoposto più forte di questa F1. Lo stesso pilota inglese, come riportato da Motorsport.com, ha espresso i dubbi che ha avuto in gara nel momento di quella seconda chiamata ai box.

La strategia non era quella prevista inizialmente anche se sapevano che le due soste erano una possibilità. […] Quando mi hanno chiamato ero indeciso se rientrare o ignorare la chiamata ai box per provare ad attaccare Verstappen. Alla fine ho seguito le indicazioni e ha funzionato. Questo team ha dimostrato ancora una volta di essere davvero straordinario.

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Mercedes-AMG Petronas F1 Team – Photo Credit: Mercedes F1 Official Twitter Account

Citare il proprio team, sottolineando il grande lavoro che avviene nei box, al muretto e in fabbrica non è certo una novità per Hamilton; il pilota inglese infatti non perde mai occasione per mettere al centro tutti gli uomini e le donne che lavorano dietro alle quinte del team Mercedes. Un merito importante che sembra quasi minore rispetto a quello dato al pilota o alla sola vettura. Nonostante la poca azione in pista, la domenica spagnola ha ricordato che ogni singola persona di una scuderia contribuisce alla vittoria, anche senza trovarsi fisicamente nell’abitacolo di una monoposto.

Chiara Zambelli

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