Ferrari deludente a Le Castellet, sul Paul Ricard, durante il GP di Francia. Sainz evidenzia un forte problema sul passo gara.

Il GP di Francia si chiude con un brillante Max Verstappen vittorioso in gara, ed in campionato, seguito da un Lewis Hamilton che è sempre più preda e meno cacciatore. Ma la beffa morale più eclatante non è stata subita dal 7 volte campione del mondo, bensì dalle Rosse di Sainz e Leclerc che, arrivate in P11 e P16 sul circuito di Le Castellet, vedono soffiarsi sotto le mani dalla McLaren il terzo posto provvisorio nella classifica costruttori.

Una gara da dimenticare per Ferrari durante il GP di Francia

Le aspettative durante il weekend non erano delle migliori, certo, ma nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere una Ferrari più simile alla SF1000 che alla SF21. Parliamo di fantasmi provenienti dal passato, precisamente dalla stagione scorsa, quando la Ferrari era vittima di se stessa ma soprattutto lasciata a se stessa. Lenta sul dritto, debole nel passo gara e con un’usura delle gomme incessante tanto che sembrava essere guidata sulla carta vetrata.

Leclerc GP Francia Ferrari
Charlese Leclerc in gara durante il GP di Francia – Photo Credit: Scuderia Ferrari Press Office

Sul circuito del Paul Ricard non è stato evidenziato un problema di velocità, per fortuna, quello ormai è solo un brutto incubo, voluto da un dubbio compromesso tra FIA e Ferrari, ma la grossa difficoltà della Ferrari SF21 – almeno sul circuito del Paul Ricard – sembra persistere sul passo gara che è aberrante.

Lo stesso problema era stato avvertito da Carlos Sainz già durante la gara d’apertura in Bahrain. Il #55 della Ferrari afferma: “Oggi il passo non è stato dei migliori, siamo stati doppiati. Avevo già notato questo forte problema nella prima gara in Bahrain, venivo dalla McLaren e percepivo molto bene questo difetto. Dobbiamo capire da cosa dipende”.

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Carlos Sainz nell’abitacolo della SF21 – Photo Credit: Scuderia Ferrari Press Office

Quanto riportato dallo spagnolo in tuta rossa non è da biasimare, anzi è tutt’altro che errato: dal decimo giro in poi le SF21 hanno accusato un forte degrado a partire dal decimo giro e dopo il secondo pit, i piloti non riuscivano a scendere sotto l’1:39.000 a differenza dei rivali della McLaren. Il tutto si è tradotto a fine gara in una Ferrari, quella di Sainz arrivata undicesima, che ha accusato un ritardo dalla McLaren di Norris (quinto) di oltre 20 secondi.

Dalla padella alla brace con una Ferrari sempre meno terza forza

Si è intuito che la Ferrari è sempre meno terza forza del mondiale; a testimoniarlo è il gap spropositato dai diretti avversari. Il perché? Rimane un mistero. Gli stessi uomini del muretto stanno cercando di capire come ovviare questa difficoltà, ma la vera questione è: c’è intenzione di risolverlo?

Come è già stato comunicato dall’ingegnere Laurent Mekies, la Ferrari non subirà più alcun tipo di aggiornamento significativo, poiché non vale più la pena finanziare un progetto che cesserà di esistere a partire dal prossimo anno a causa delle nuove norme regolamentari su cui si baserà la costruzione delle monoposto 2022. Troppi costi per un periodo di tempo così limitato e breve. Così facendo il gap andrà ad allargarsi ancora di più e, magari, potremmo assistere alla nascita di una nuova SF1000, ma questo solo nella peggiore delle ipotesi.

Ferrari GP Francia
Laurent Mekies durante un’intervista per Sky Sport – Photo Credit: Scuderia Ferrari Press Office

Dopo il GP della Francia non si può di certo dire che ‘Red is the new Orange’; i piloti color papaya della McLaren hanno incalzato gli uomini della Ferrari conquistando il terzo piazzamento in classifica costruttori e, grazie al quinto e sesto posto di Norris e Ricciardo, volano a quota 110 punti in classifica contro i 94 della Rossa di Maranello.

In Austria si punta alla normalità

Settimana prossima si farà sosta al Red Bull Ring, dove i piloti della F1 dovranno far gareggiare per due weekend dove l’anno scorso venne conquistato un podio da Charles Leclerc a bordo della SF1000. Doppio appuntamento sul circuito austriaco, situato tra le alte montagne e le ampie vallate che faranno da sfondo alle gare numero 8 e 9 del campionato di F1. In casa Red Bull, bisognerà vedere se e come respira il motore ibrido della SF21. La SF21 pare molto più competitiva della sorella maggiore e chissà se ci regalerà qualche sorpresa. L’importante è dimenticare quanto accaduto in Francia e reagire subito perché questa non è una mentalità da terza forza del mondiale.

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Raffaello Caruso

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