La Pirelli ha reso noto i risultati delle analisi condotte sulle gomme delle vetture di Lance Stroll e Max Verstappen, scoppiate improvvisamente durante il weekend a Baku mentre era in corso il GP. Secondo i dati raccolti i pneumatici non avevano difetti di produzione, né segni di eccessiva usura. Esclusa, tra le possibili cause, anche la presenza di detriti in pista.
Caso gomme: Pirelli esclude detriti e problemi nella produzione
E alla fine Pirelli ha chiarito il giallo delle gomme, che tiene banco ormai da quasi due settimane. Nessun detrito, né difetti di produzione, né tantomeno segni di fatica o delaminazione sui pneumatici delle monoposto di Stroll e Verstappen, ceduti durante il GP dell’Azerbaijan. Dai dati analizzati da Pirelli in collaborazione con la FIA, emergerebbe un’unica possibile causa: la discrezionalità con cui le squadre giocano sulla pressione delle gomme. Il dubbio, già avanzato da più fonti, è che alcuni team non abbiano rispettato le prescrizioni di sicurezza.
Le verifiche – si legge nella nota – non hanno evidenziato, su nessun pneumatico, alcun difetto di produzione o qualità , né segni di affaticamento o delaminazione. Sono state identificate le cause dei cedimenti che hanno riguardato i pneumatici posteriori sinistri di Red Bull e Aston Martin. In entrambi i casi, i pneumatici mostrano una rottura circonferenziale sul fianco interno, fenomeno che può essere riconducibile alle condizioni di utilizzo degli stessi, nonostante siano stati rispettati i parametri di partenza prescritti (pressioni minime e temperatura massima delle termocoperte).
Gomme Pirelli: la Fia emana nuova direttiva
Proprio in vista del report di Pirelli, la Fia ha emesso una direttiva con cui inasprisce i controlli sulla pressione delle gomme. A fine di ciascuno stint e dopo ogni GP, la direzione gara potrà prelevare un treno di gomme a campione da una monoposto e, dopo averlo piombato, rimetterlo nelle termo-coperte alla temperatura di 80 gradi. Se la pressione a caldo verrà ripristinata, allora la gomma potrà dirsi in regola. Viceversa, se sarà riscontrato un dato diverso da quello prescritto, saranno chiamati in causa i commissari sportivi per prendere provvedimenti. La nuova direttiva ha l’obiettivo dichiarato di stanare i “furbetti” delle pressioni ed evitare che episodi come quelli di Baku debbano ripetersi.
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Rosanna Greco