Daniele Di Amato RS Racing
Daniele Di Amato ci parla di lui e della sua passione per le corse automobilistiche. Ecco cosa ci ha detto il pilota Ferrari di RS Racing

Caparbietà, tenacia e ambizione sono lati del carattere che distinguono molti piloti delle competizioni mondiali; ma quasi sicuramente uno di questi che le impersona al meglio è Daniele Di Amato, pilota Ferrari e portacolori del team RS Racing che abbiamo avuto il piacere di intervistare. Al netto di questa stagione, il pilota romano classe ’90 ha conquistato una brillante vittoria durante la Gara 1 Sprint a Misano, seconda tappa del campionato Sprint del GT Italiano, approfittando di ogni occasione che gli si palesava davanti. Come ci ha confidato: “Nel GT non bisogna dare tutto subito, ma devi conservare un buon 10% del potenziale da sfruttare poi nelle parti finali della gara”. Tanta esperienza che lo ha portato alla conquista della prima vittoria di stagione.

Dai kart al Ferrari Challenge e non solo

Daniele Di Amato nasce a Roma e, fin da piccolo, si dimostra essere un grande amante delle quattro ruote, passione nata grazie a suo papà. L’amore nasce quando viene messo per la prima volta a bordo di una Ferrari per poi intraprendere la carriera da pilota, a 8 anni, nei kart categoria in cui si è dilettato per un breve periodo. Solo successivamente si dedicherà seriamente alle competizioni partecipando alla Five Hundred Cup. Da quel momento la sua passione per le corse automobilistiche si trasformò in una vera e propria ‘malattia’, come ama definirla, tanto da farlo debuttare nel Ferrari Challenge nel 2011. Nelle 5 stagioni disputate nel campionato monomarca Ferrari, Daniele ottiene risultati eccezionali in 55 gare: 2 titoli vinti nel 2014 e nel 2017, 30 podi, 18 pole position, 15 vittorie ed altrettanti giri veloci.

Daniele Di Amato GT Open RS Racing
Daniele Di Amato impegnato a Monza nel campionato GT Open nel 2018 con il team Ferrari di RS Racing – Photo Credit: RS Racing

Durante l’avventura nel Ferrari Challenge (2011- 8 ottobre 2017), Daniele Di Amato si è cimentato in tante altre competizioni GT come il Porsche Cup Italia nel 2016, il Porsche SuperCup nel 2017, il GT Open nel 2018 e 2020 ed attualmente è presente anche nel GT Italiano, di cui è stato vice campione Sprint nella stagione 2019 e vice campione Endurance 2020 nella categoria ProAm.

L’intervista a Daniele Di Amato: “Sono ambizioso e corro per vincere”

“Com’è nata la tua passione per il motorsport? Perché sei voluto diventare pilota?”

È iniziato tutto grazie a mio padre, mi ha messo la prima volta su un kart a 8 anni ed ho iniziato a gareggiare a Roma. Lì è iniziato tutto, anche se non facevo molte gare perché i miei genitori preferivano che mi dedicassi allo studio, quindi andare in pista era una sorta di premio. La mia carriera vera e propria è iniziata a 18 anni con la partecipazione alla Five Hundred Cup. Ma, soprattutto, andavo lì per gareggiare e vincere non per perdere tempo.

“Nell’articolo della Gara 1 Sprint a Misano ti ho definito caparbio, sai dirmi altre tue qualità e anche difetti?”

Beh, i difetti son sicuramente tanti – ride – sono impulsivo e a volte anche troppo timido. Come pregi, beh, mi reputo abbastanza generoso ma soprattutto ambizioso e penso sia importante essere tali nella carriera automobilistica.

GT Italiano Gara 1 Misano
Daniele Di Amato festeggia sul podio un’esaltante vittoria conquistata durante Gara 1 del campionato Sprint del GT Italiano – Photo Credit: Ferrari Media Center

“Quando sei nell’abitacolo cosa pensi nei momenti di difficoltà per cercare di tirare fuori il massimo?”

Diciamo che ogni volta che ci caliamo nell’abitacolo, noi piloti dobbiamo stare attenti perché capita che la macchina non sia mai perfetta al 100%. Magari la macchina sovrasterza troppo, la convergenza non è buona oppure le condizioni della pista mutano, quindi il pilota deve avere l’abilità di risolvere subito quel problema. Se devo cercare di tirare il massimo non penso a nulla, semplicemente cerco di isolarmi e concentrarmi sul passo gara.

“Gestire ansia e adrenalina è indispensabile in questo sport”

“Quanto è difficile guidare per 50′ senza scambiarsi col compagno di squadra in Gara Sprint quando tutti lo fanno? È positivo così non perdi il ritmo?

Secondo me non c’è un vero vantaggio perché nel GT Italiano il livello dei piloti è altissimo. A differenza di quest’anno, mi è capitato di subentrare in gara durante un cambio pilota e in quel caso si tratta solo di adattare la tua guida alla vettura in un paio di giri. Magari, guidando da solo riesco ad avere più tempo per perfezionare il set-up della mia Ferrari durante le prove libere, ma di base non c’è un vantaggio vero e proprio.

“A quale allenamento vi sottoponete voi piloti? Ma soprattutto cosa fate per mantenere la stessa concentrazione e ritmo in gara?”

Personalmente mi alleno tanto. Corro molto e mi dedico anche al ciclismo per migliorare la mia resistenza ed anche avere più fiato, poi non trascuro l’allenamento a corpo libero concentrandomi preferibilmente sulla parte alta del corpo quali spalle, braccia e collo poiché sono le zone più sollecitate alla guida. Per mantenere una concentrazione costante in gara mi affido al simulatore. Ora sono diventati sempre più fedeli e precisi, la fisica di gioco riprende quasi perfettamente quella reale ed è anche un buon modo per divertirsi.

GT Italiano Sprint Misano
Tappa importante quella del GT Italiano Sprint a Misano per Daniele Di Amato, qui raffigurato a bordo della Ferrari del team RS Racing – Photo Credit: Ferrari Media Center

“Nel tuo futuro vedi ben volentieri la partecipazione al GT World Challenge o al WEC?”

È un gran bel traguardo. Partecipare alla 24 Ore di Le Mans, o anche alla 24 Ore di Spa, sarebbe un sogno per me perché sono due competizioni uniche nel loro genere. Portando a casa buoni risultati come sto facendo, penso che non saranno dei traguardi impossibili da raggiungere. Mi impegno a fare sempre tutto bene, poi in futuro si vedrà ma soprattutto bisogna farsi trovare pronti. Ed io lo sono!

“Sei un pilota classe ’90. Se tornassi indietro quale consiglio daresti al te ragazzino?”

Gli direi di iniziare ogni gara con più calma e tranquillità perché negli anni ho imparato che, partendo con una certa lucidità, nelle partenze rendevo molto di più essendo più rapido, reattivo e soprattutto riuscivo a vedere le cose in maniere diversa. Facevo un bel respiro e via, partivo rapido e portavo a casa sorpassi impensabili. Imparare a gestire fin da subito ansia e adrenalina è essenziale in questo sport, tanti buoni risultati dipendono anche da una buona partenza.

“Riesco a dare il meglio di me nelle gare endurance”

“Pensi che il GT Italiano si stia evolvendo bene? Quali sono i suoi punti di forza?”

La qualità del campionato è alta, accontenta molti palati anche solo per la presenza di due campionati: Sprint ed Endurance. Inoltre la competizione cresce anche grazie alla qualità dei piloti e dei team che vi partecipano. In Italia abbiamo avuto ottimi piloti che sono passati per il GT Italiano per poi approdare nelle competizioni europee. Se ad esempio prendi i tempi sul giro di Imola 2020 dei piloti che corrono nel nostro campionato e li paragoni coi tempi dei piloti del GT World Challenge, ti accorgerai che non variano molto e questo è sinonimo dell’ottima qualità di cui gode il nostro campionato. Posso dirti, anche con certezza, che il GT Italiano è un’ottima finestra per i piloti stranieri che giungono qui sia per confrontarsi contro i piloti italiani, ma anche per il format del campionato reputato molto interessante.

Ferrari Corse GT Italiano
Daniele Di Amato nell’abitacolo della sua Ferrari 488 GT3 nell’ultimo appuntamento del campionato Sprint a Vallelunga del GT Italiano 2020 – Photo Credit: Ferrari Media Center

“Quali sono gli obiettivi di Daniele Di Amato nel prossimo futuro?”

I miei obiettivi sono semplici: continuare su questa strada e portare a casa quanti più risultati possibili crescendo soprattutto come pilota. Solo migliorando posso ambire a traguardi più importanti, ma soprattutto sono una persona che ascolta i consigli ed anche così posso migliorare. In futuro vorrei fare tante gare endurance che amo tanto per tutto il lavoro di squadra che c’è dietro. In quel caso, riesco ad esprimere il mio potenziale perché sono un uomo di squadra e cerco sempre di portare il massimo risultato non solo per me stesso, ma per tutti gli uomini che lavorano nel team.

Il GT Italiano tornerà in scena il 2 luglio con il campionato Endurance sul magnifico ed iconico tracciato del Mugello. Qui si svolgerà la seconda tappa del campionato italiano, dove i piloti non mancheranno di regalare emozioni e spettacolo; tra questi, presenzierà Daniele Di Amato.

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Raffaello Caruso

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