La Scuderia Ferrari ha scelto il nuovo motore Superfast di Zimmermann da montare sulla Rossa dal 2022 al 2025.

Dal 2022, oltre al cambio del regolamento, le scuderie di F1 dovranno fare i conti anche con il congelamento dei motori. La Scuderia Ferrari ha da poco deciso quale sarà il motore che le Rosse monteranno a partire appunto dal 2022; il team guidato da Mattia Binotto ha scelto un Superfast per il prossimo progetto 672 ad effetto suolo, una power unit che dovrebbe garantire 3 anni di affidabilità visto il divieto di aggiornamenti. L’obiettivo è ovviamente quello di riportare la scuderia di Maranello a poter lottare non solo per una vittoria ma per quel titolo mondiale che manca dal 2007, anno in cui Raikkonen vinse.

Ferrari motore 2022: il ritorno dell’effetto suolo

Dopo un 2020 sudato e un 2021 pieno di speranza, la Scuderia Ferrari sembra ormai pronta alla svolta per poter tornare ai piani alti della lotta Mondiale. Mattia Binotto, team principal della Rossa, ha scelto insieme ai suoi tecnici quale sarà la strada da seguire per poter raggiungere un obiettivo che manca da quasi 15 anni. Il progetto numero 672, che scenderà in pista a partire dal prossimo anno, dovrebbe aver finalmente trovato anche la sua power unit; il motore scelto è infatti il modello Superfast ideato dal tedesco Zimmermann.

motore ferrari 2022
Carlos Sainz, GP Monaco 2021 – Photo Credit: Scuderia Ferrari Official Twitter Account

Secondo quanto riportato da Motorsport.com, il lavoro dietro al nuovo motore non è stato dei più semplici; non solo i primi risultati non sono stati dei più incoraggianti, ma a Maranello hanno dovuto tenere conto di una regola importante. Dal 2022 infatti le power unit saranno congelate fino al 2025, anno in cui dovrebbero arrivare i nuovi motori in F1; un aspetto non semplice di cui tener conto, ma che Ferrari sembrerebbe aver arginato con una soluzione affidabile per i prossimi 3 anni.

Proprio per questo motivo il motore Superfast è stato ideato con concetti meno estremi rispetto a quelli pensati inizialmente; alcuni di questi provengono dall’attuale motore, che rispetto allo scorso anno ha portato la Ferrari a fare un passo in avanti. La nuova power unit riprenderà inoltre l’idea già adottata da Mercedes e Red Bull, cioè quella del sistema di sovralimentazione con compressore e turbina separati; il nome Superfast invece è dovuto alla rapidità dei tempi di accensione della camera di combustione. Il progetto 2022 è ormai quindi sul tavolo di lavoro, come confermato anche da Laurent Mekies, che inoltre ha dichiarato che lo sviluppo dell’attuale power unit è stato bloccato per concentrare tutte le forze sul nuovo motore.

Chiara Zambelli

About Post Author