La Moto3 vedrà delle novità tecniche a partire dalla stagione 2024.

Le novità in Moto3 sembrano essere all’ordine del giorno. La classe cadetta, insieme alla Direzione Gara che non sta svolgendo egregiamente il proprio lavoro, è nell’occhio del ciclone. La scomparsa di Jason Dupasquier sembra già acqua passata per alcuni piloti. Quest’ultimi, nella gara di Barcellona, hanno messo in scena uno spettacolo molto pericoloso. Piloti e team avranno un severo incontro con l’organizzazione in occasione del GP di Germania. All’orizzonte sembrano esserci pene severissime, come squalifiche immediate nel caso di gravi infrazioni. Bisognerà poi testare la tempestività della Direzione Gara, pienamente insufficiente a Barcellona anche con il caso Quartararo.

Le prossime novità in Moto3 posticipate a dopo il 2023

Oltre a questi temi, a Barcellona si è riunita la Grand Prix Commission. Qui i vari rappresentati di Dorna, FIM e Irta hanno deciso, con effetto immediato dal GP del Sachsenring, di modificare il regolamento sportivo. Molte volte ci sono state defezioni riguardo i piloti che accedono direttamente alla Q2 e quelli che devono passare per il taglio della Q1. Questo a causa di varie infrazioni, le quali possono essere scoperte in ritardo dalla Direzione Gara. D’ora in poi, i risultati definitivi saranno ufficiali in 60 minuti dalla fine della FP3 (turno che decreta i combinati delle libere). Lo stesso avverrà per la Q1, con l’ufficialità dei risultati dopo 5 minuti la fine della sessione. Altra variazione che entra in vigore da subito è che l’attuale specifica della moto 2021 rimarrà congelata per le stagioni 2022 e 2023. Scelta presa per contenere in costi dei team e dei costruttori.

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Momenti concitati nel corso della Gara Moto3 a Barcellona – Photo Credit: motogp.com

Altro aspetto fondamentale è che per ogni pilota saranno disponibili 6 motori a stagione. Dal 2024 invece c’è l’intenzione di introdurre un carburante più sostenibile. Inoltre, in occasione del primo evento 2024, le squadre forniranno le specifiche delle proprie moto. Queste saranno valide almeno fino alla fine della stagione 2025, ovvero due stagioni complete. C’è la possibilità che questo lasso di tempo si estenda a tre stagioni complete, previa revisione a metà stagione del primo anno. Si potrà aggiornare (per una sola volta e nel corso del primo anno) il forcellone, il telaio, il motore, la carenatura e il parafango anteriore. A patto che questa sia fornibile a tutti i piloti di quel costruttore contemporaneamente. Decisi questi particolari, ora bisognerà tirare le orecchie in primis ai piloti e poi rivedere a fondo l’operato della Direzione Gara. Al Sachsenring, gara in programma il 20 giugno, ne sapremo di più.

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Riccardo Zoppi

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