Il quattro volte campione del mondo Alain Prost torna a parlare dell’incidente tra Lewis Hamilton e Max Verstappen durante il GP di Gran Bretagna di circa 15 giorni fa. Il francese non prende una posizione e non si schiera ma è sicuro che l’incidente tra i due sia del tutto involontario. Non ci sarebbe stata nessuna premeditazione.
L’incidente tra Max e Lewis in Inghilterra
E’ dal GP di Gran Bretagna del 18 luglio che non si fa altro che parlare di ciò che è successo durante il primo giro della gara, ovvero l’incidente tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Ricordiamo ad avere la peggio è stato l’olandese della Red Bull, mentre Lewis Hamilton, nonostante la penalità di 10 secondi ricevuto per aver causato l’incidente, è riuscito a vincere la gara di casa. Se prima di questa occasione i due piloti si davano guerra in pista, adesso è tutto più amplificato. L’olandese della Red Bull incolpa l’inglese di averlo buttato fuori di proposito e di aver festeggiato sfacciatamente la vittoria della gara mentre lui era in ospedale, dall’altro parte l’inglese della Mercedes risponde alle accuse dicendo di non sapere che Max era in ospedale e che l’incidente non è stato causato di proposito.
In più si aggiunge a tutto questo la guerra delle scuderie e dei team principal, infatti sin da subito Wolff e Horner se le son contate di sante ragione. Ad oggi ognuno ha espressi il proprio parere sull’incidente tra i due, adesso tocca al campione del mondo di F1 Alain Prost il quale non prende una posizione rispetto al pilota ma crede che l’incidente sia involontario. Non crede che Hamilton sia un pilota sporco o scorretto, l’incidente tra i due piloti era del tutto involontario.
Le dichiarazioni di Alain Prost
Lewis non è un pilota scorretto e nemmeno sporco. Non voglio schierarmi, ma il modo in cui Hamilton e Verstappen si sono affrontati nel primo giro di Silverstone è quello che tutti vorremmo vedere, ovviamente non gli incidenti e piloti che si fanno male. Io personalmente credo che l’incidente sia del tutto involontario. Non credo che Lewis sia andato a colpirlo di proposito, avevano troppo da perdere entrambi. Inoltre sia Max che Lewis hanno una pressione enorme sulle spalle perché il dibattito è pubblico, con i team che si sono schierati a fianco dei propri piloti. Penso che sia sbagliato voler fare un confronto con alcuni incidenti del passato, poichè i periodi, le situazioni e i piloti sono diversi.
Per quanto mi riguarda, le schermaglie durante le battaglie di campionato si contano sulle dita di una mano. A Zandvoort combattevo contro Nelson Piquet per il titolo, io ero più veloce di lui ma era difficile poter fare dei sorpassi su quella pista, io volevo assolutamente superarlo prima di fermarmi ai box, e purtroppo feci un errore. Per quanto riguarda il 1989 sulla telemetria potevamo vedere come Ayrton Senna fosse rimasto a tutta velocità per tutto il tempo. Oggi non potremmo vedere collisioni simili; nel 2021 Senna avrebbe ricevuto una forte penalità. Nel 1990 la psicologia giocò un ruolo importante, Ayrton era furioso per lo spostamento della griglia e durante il warm-up la mattina ero stato un secondo più veloce di lui. Se fossi passato alla prima curva non mi avrebbe più visto.
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Mara Romano
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