Danilo Petrucci è ancora in attesa di conoscere il suo futuro in MotoGP e tra le possibilità spunta quella di tester KTM per il 2022. Il pilota di Terni sta migliorando le prestazioni negli ultimi gran premi, ma per la casa austriaca potrebbero non bastare per la riconferma.
La stagione di Danilo Petrucci
La stagione d’esordio di Danilo Petrucci sulla KTM non è iniziata come entrambe le parti si aspettavano. L’ex pilota Ducati ha dovuto iniziare la stagione con un lavoro di messa a punto sia della moto sia dell’ergonomia generale su di essa. La casa austriaca non ha mai avuto piloti corpulenti come Petrucci che quindi si è trovato in difficoltà fin da subito con il bilanciamento della sua RC16 del team Tech3. Ad oggi i due migliori risultati per il pilota di Terni sono stati un 5° posto a Le Mans e un 9° piazzamento al Mugello. Due piste congeniali sì al pilota, ma che denotano un piccolo miglioramento del feeling generale. Questi risultati non esaltanti, insieme alla già ufficiale promozione di Remy Gardner dalla Moto2 al team Tech3 di MotoGP, fanno sì che Danilo Petrucci possa diventare tester KTM per il 2022.
Le parole di Pit Beirer su Danilo Petrucci tester KTM
La casa austriaca ha già tra le proprie fila due collaudatori di livello. Mika Kallio è il pilota che ha visto nascere la KTM RC16 mentre Daniel Pedrosa quello che l’ha sviluppata in modo massivo fino a raggiungere la competitività attuale. A parlare di un possibile futuro di Danilo Petrucci come tester KTM è stato il direttore sportivo Pit Beirer in un’intervista a Speedweek.com, esprimendosi così sulla questione.
Tutto è possibile. Ma siamo già nel regno della speculazione. Non è questo il problema al momento. Abbiamo due ottimi collaudatori. Ovviamente ora abbiamo molta pressione, perché un pilota Tech3 deve lasciarci dato che punteremo su Remy. Ora dobbiamo aspettare e vedere quali decisioni prenderemo. Avere in famiglia un collaudatore come Danilo che può intervenire ad alto livello come ‘rimpiazzo’ se un pilota normale si ferisce è ovviamente anche un pensiero affascinante. Entrambi i nostri collaudatori sono già in età avanzata. A un certo punto dovremo sicuramente pensare a un collaudatore più giovane.
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