La lotta tra Hamilton e Verstappen e di conseguenza tra Mercedes e Red Bull, è appena iniziata e come già successo non si limiterà solo alla pista. I team principal sono infatti decisi a mettere in campo il fattore psicologico, da non sottovalutare in una battaglia serrata dove ogni minima pressione può giocare un ruolo importante. A pochi giorni dal GP d’Ungheria, l’episodio che ha segnato quello di Gran Bretagna è ancora al centro dell’attenzione; Red Bull infatti ha ufficialmente presentato ricorso per la penalità inflitta ad Hamilton dopo l’incidente di Silverstone, ritenuta troppo leggera dal team di Milton Keynes.
Red Bull presenta il ricorso dopo l’incidente di Silverstone
A poco più da una settimana dall’incidente tra Hamilton e Verstappen avvenuto alla Copse a Silverstone, non c’è ancora la parola fine sulla vicenda. Dopo le pressioni ai commissari di gara, le frecciatine tra team principal e piloti e la valutazione dei danni sulla RB16B di Max, la Red Bull ha deciso di non chiudere un occhio; in accordo con il suo avvocato, la scuderia di Milton Keynes ha deciso di presentare ricorso per la penalità troppo leggera data al sette volte iridato.
La discussione per la revisione della punizione si terrà nel pomeriggio di giovedì 29 luglio, quando in teleconferenza Red Bull presenterà almeno un nuovo elemento significativo affinchè il ricorso sia preso in considerazione. Il team guidato da Horner ha scelto di battersi anche attraverso vie politiche; la richiesta di Red Bull è avvenuta dopo la valutazione dei danni sulla monoposto numero 33, per la quale si attende ancora una risposta sul motore.
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