Dopo l’annullamento del GP di Australia, è adesso ufficiale la cancellazione della tappa in Thailandia, prevista per il 17 di ottobre. Lo hanno comunicato in una nota FIM, IRTA e Dorna Sport. Nonostante fino all’ultimo si sia cercato di salvare l’appuntamento a Buriram, gli organizzatori dell’evento hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte all’aumento dei contagi di Covid-19 e le conseguenti restrizioni imposte dal governo tailandese.
MotoGP: GP di Thailandia cancellato, si cercano soluzioni alternative
La notizia era data quasi per certa da giorni, ora è arrivata l’ufficialità: il GP di Thailandia è stato annullato. Per la tappa di Buriram si tratta della seconda cancellazione di fila, dopo il forfait del 2020. La gara in Thailandia era stata inizialmente programmata per inizio stagione, ma la pandemia aveva costretto a posticipare il gran premio, rinviandolo al weekend del 15-17 ottobre. Il calendario della MotoGP, la cui seconda parte era stata ufficializzata solo qualche settimana fa, subisce quindi l’ennesima modifica causata dai contagi e dalle restrizioni legate al Covid-19.
Non è ancora chiaro se il GP di Thailandia verrà sostituito con un’altra tappa. L’idea più accreditata, alla quale la Dorna starebbe già lavorando, sarebbe una seconda gara in Malesia. Una soluzione semplice anche a livello logistico, con l’appuntamento di Sepang previsto per il 22-24 ottobre, e cioè una settimana dopo rispetto a quando era stato programmato il GP di Thailandia. La Dorna non si è ancora espressa in merito al possibile sostituto di Buriram, ma, fanno sapere, una decisione in merito verrà annunciata nel più breve tempo possibile.
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Rosanna Greco
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