Jenson Button
Il campione del mondo 2009 di F1, con la BrawnGP, Jenson Button parla dei suoi ex compagni di scuderia Lewis Hamilton e Fernando Alonso.

Il campione del mondo 2009 di F1 Jenson Button parla dei suoi ex compagni di scuderia Lewis Hamilton e Fernando Alonso. L’ex pilota della McLaren compara se stesso con i due campioni del mondo. Tre piloti con tre stili di guida molto diversi tra di loro. Button elogia la capacità di Alonso ed Hamilton in grado di trarre sempre il meglio da una brutta vettura, cosa che l’inglese, quando correva in F1, non riusciva a fare.

Da pilota a pilota

L’inglese ex pilota della McLaren e vincitore del mondiale di F1 2009 con la BrawnGP elogia le capacità di Alonso e Hamilton. Fernando Alonso due volte campione del mondo e Lewis Hamilton sette volte campione del mondo. Tutti e tre sono nomi famosi della griglia di Formula 1 e vantano insieme 10 titoli mondiali. Jenson Button è stato compagno di scuderia di entrambi i piloti e conosce quindi molto bene le capacità di Alonso e Hamilton. Il britannico aveva uno stile di guida molto diverso rispetto a Lewis e Fernando. Button elogia la capacità dei due piloti di riuscire a tirare tutto il potenziale possibile anche da una brutta vettura.

Ma per quanto riguarda la sua forza, Button crede che il suo stile di guida gli ha dato un grande vantaggio quando la pista era bagnata. Infatti il punto di forza dell’inglese era proprio la pista bagnata, in queste condizioni Button è stato sempre uno dei migliori. Ricordiamo tutti quanti la famosa gara del Canada nel 2011.

Jenson Button
Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Jenson Button, GP Abu Dhabi 2011 – Photo Credit:F1OfficialTwitterAccount

Le dichiarazioni di Jenson Button

La mia più grande debolezza era che non ero disposto ad andare avanti da un brutto fine settimana. Ma sento di averlo decisamente superato. Una cosa che non sono riuscito a superare è guidare una brutta macchina, questa è la mia debolezza. Lewis e Fernando possono saltare su una brutta macchina e trarne più vantaggi di me, questa è probabilmente la mia debolezza. La forza è… il modo in cui si guida. Per esempio, Lewis, entra in una curva, è fantastico perché ho tutte le tracce di velocità dai dati quando eravamo compagni di squadra, martella il freno più forte che può, non c’è modulazione. Svolta in curva, dà gas, ogni volta la stessa quantità di pressione, è lineare, e fa tutto tramite il volante.

Io ero l’esatto contrario. Lo avrei frenato e modulato per interrompere il bloccaggio anteriore, e avrei aperto l’acceleratore e modulato l’acceleratore in modo da non dover cambiare l’angolo di sterzata, quindi sarei stato fluido sullo sterzo. Direbbero ‘oh, sembra così liscio’. È solo perché è quello che userei, in modo molto diverso da qualcuno come Lewis. Questo mi ha ferito in qualche modo, ma mi ha aiutato in quelle condizioni miste, a sentire davvero le condizioni sotto di me.

Jenson Button
Jenson Button – Photo Credit: JensonButtonOfficialTwitterAccount

Modulando il freno quando entri in frenata, non ti bloccherai più di tanto. Non vuoi l’angolo di sterzata sul bagnato perché è molto facile perdere il posteriore e anche modulare l’acceleratore è fondamentale perché lo controlla. Sento di aver sentito la macchina attraverso il mio sedere molto più di altri. Molte persone vedrebbero che è bagnato e guiderebbero verso quello che vedono, mentre io guiderei verso quello che sentivo ed è lì che era la mia forza in quelle condizioni un po’strane. E metà delle mie vittorie in F1 sono state in con pista bagnata. Non sto dicendo che mi piacciono quelle condizioni, non piacciono a nessuno, ho solo fatto meglio di altri.

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Mara Romano

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