Aston Martin ha deciso di ricorrere all’appello per la squalifica di Sebastian Vettel avvenuta per non aver rispettato il regolamento sul carburante; poca benzina in pratica all’interno della monoposto numero 5, motivo per cui al pilota tedesco è stato revocato il secondo posto. Quel podio duramente conquistato in Ungheria è però ancora una questione in sospeso; se il ricorso fatto dalla scuderia di Lawrence Stroll verrà accolto, esisterà ancora una minima possibilità di vittoria.
Squalifica Vettel: il regolamento sul carburante
La regola che impone dei controlli sul carburante usato dalle scuderie in F1 esiste ormai da tempo e rappresenta anche una delle cose fondamentali scritte all’interno del regolamento tecnico; il controllo dei carburanti è infatti ciò che serve per controllare che le squadre non usino combustibili diversi rispetto a quelli registrati dalla FIA.
Tale dettaglio tecnico può essere controllato in un qualsiasi momento, a discrezione dei commissari della Federazione; generalmente però i controlli avvengono dopo i due momenti principali del weekend, ovvero qualifiche e gara. Solitamente, non avviene un controllo totale per le 10 scuderie, ma solo a campione.
Le vetture, al termine di ogni prova su pista, devono riportare nel serbatoio almeno 1 litro di carburante, utile a fare tutti i controlli richiesti dalla FIA. Il campione può sembrare elevato, ma il quantitativo prelevato va poi suddiviso in 3 parti: uno per i controlli fatti dalla Federazione in pista; uno da inviare ad un laboratorio indipendente; l’ultimo per il team.
Cosa è successo a Vettel in Ungheria?
L’Hungaroring è sempre stato un circuito di difficile gestione a livello di carburante, motivo per cui la fase di gara per preservare la benzina può essere leggermente più lunga rispetto ad altri GP. Il pilota tedesco della Aston Martin ha percorso quasi tutti i giri della gara alle spalle di Ocon, arrivando secondo al traguardo con una piccola preoccupazione da parte del team.
Dai box infatti è stato comunicato a Vettel di parcheggiare la macchina a bordo pista e non di riportarla in pit lane come andrebbe fatto. Insieme al tedesco, anche altri hanno dovuto fermare la monoposto prima di tornare ai box, come i due piloti Williams per esempio. Ed è proprio questo semplice gesto che ha fatto scattare la campanella d’allarme in casa FIA.
Le scuderie in questione sono state così invitate a fornire un campione di carburante, campione che deve essere pari ad 1 litro. Mentre le vetture di Latifi e di Russell non hanno avuto problemi, sorte diversa è toccata alla numero 5; in seguito al pompaggio del carburante, fatto da FIA e team, è stato infatti possibile estrarre solo 0,3 litri dalla monoposto di Vettel. Dato che ha portato la Federazione a squalificare il tedesco.
Squalifica Vettel per carburante: il precedente nel passato del tedesco
96 ore dopo la squalifica decisa dalla FIA, Aston Martin ha deciso di fare ricorso; il team infatti ha sostenuto fin da domenica che quella piccola quantità di carburante non corrispondeva a quella calcolata dai dati. Nella AMR21 del tedesco avrebbero dovuto esserci 1,74 litri di carburante, utili a tutte le procedure di controllo, ma soprattutto conformi al regolamento.
Sebastian Vettel non è però nuovo ad una sanzione a causa del mancato prelievo della benzina; il tedesco ha infatti già vissuto una situazione simile. Alla fine delle qualifiche del GP di Abu Dhabi 2012, il tedesco giunto terzo ha ricevuto l’ordine di parcheggiare la vettura non rientrando ai box; proprio come in Ungheria, anche a Yas Marina la FIA ha richiesto il campione di carburante.
La Red Bull con cui correva Vettel conteneva poco più di 0,8 litri, ma il risultato fu lo stesso che il quattro volte campione del Mondo ha ricevuto domenica all’Hungaroring. La scuderia di Milton Keynes non fu in grado di dimostrare che il carburante era rimasto probabilmente incastrato nella vettura, anche perchè da regolamento non è possibile smontare parti della monoposto. Nella stessa situazione ora si trova la Aston Martin, mentre Vettel spera in un epilogo diverso che vale il secondo podio stagionale.
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Non dimenticare di ascoltare l’ultima puntata di PaddockGP. Durante il quarto episodio, abbiamo commentato tutti i punti salienti che hanno animato il weekend del GP di Ungheria assieme al nostro amico Giovanni Armano di ArmanocraziaTV.
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