Suzuki motogp sahara
Shinichi Sahara, team director si Suzuki MotoGP, parla dell'andamento di questa stagione 2021 e della scelta di un team manager per il 2022.

Suzuki ha iniziato questa stagione MotoGP orfana di Davide Brivio. Il team manager italiano, dopo aver contributo a riportare il titolo ad Hamamatsu che mancava dal lontano 2000, ha accettato l’offerta dell’Alpine F1. Spostatosi così dal paddock della MotoGP a quello della F1, Suzuki ha deciso per quest’anno di fare a meno di questa figura, dividendo tra i presenti i compiti che sarebbero stati di Brivio. Ancora in gioco per il titolo con Joan Mir, per la stagione 2022 verrà ricercato un vero e proprio team manager. Questo per dare più stabilità a tutta la squadra, non sempre in palla nell corso di questa stagione.

Sahara, team director di Suzuki MotoGP, parla della scelta di un team manager per il 2022

La stagione di Suzuki è tenuta in piedi da Mir che, con quattro podi e un’ottima costanza, è attualmente terzo in classifica a -47 da Quartararo ed al pari di Bagnaia. Discorso inverso per Rins, che con cinque prestazioni fuori dai punti a causa di cadute o infortuni, si trova solo a 44 punti in classifica. In più, le novità nel box blu sono arrivate solamente in Austria con l’abbassatore al posteriore – era l’unica casa a non averlo ancora istallato – pregiudicando i risultati della prima parte di campionato. Shinichi Sahara ne parla così, alla vigilia del GP di Gran Bretagna:

La nostra moto è migliorata gara dopo gara. Sono abbastanza soddisfatto della nostra performance, ma non dei risultati delle gare. Non cerchiamo dei miracoli, ragioniamo passo dopo passo e proviamo a non commettere errori. Potremo mostrare il nostro potenziale nella seconda metà di stagione, il nostro atteggiamento è forte. E chiaramente non ci arrendiamo per il titolo. L’addio di Davide ci ha lasciato un grande lavoro e ognuno ha cercato di compensare. I miei compiti sono aumentati rispetto a prima, perché devo coprire alcuni aspetti del lavoro che svolgeva Davide. Per ora rimarremo così. Sto pensando però di modificare la struttura del team per il 2022. Credo che dovremmo avere qualcuno che ricopra il ruolo di team manager e stiamo ragionando su quale sia la persona corretta.

Suzuki motogp mir
Joan Mir, con l’introduzione dell’abbassatore, ha subito migliorato le sue prestazioni in qualifica e concluso al 2° posto il GP di Stiria e al 4° posto quello d’Austria – Photo Credit: motogp.com

A Silverstone Rins ha vinto nell’ultima edizione corsa nel 2019, battendo Marquez proprio sul traguardo di pochissimi millesimi. Per Mir invece sarà il debutto sulla pista inglese in MotoGP. Nel 2019 era assente per l’infortunio procuratosi nel corso dei test a Brno, mentre lo scorso anno il GP fu annullato per Covid. Le caratteristiche della pista si sposano con i quattro cilindri in linea, quindi Yamaha e Suzuki. Chissà che non possa arrivare la scossa giusta alla stagione della Suzuki.

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Riccardo Zoppi

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