Archiviato di fatto lo sviluppo sulla SF21, a Maranello ci si concentra sul 2022, anno destinato a diventare uno spartiacque nella storia della F1. Intervistato da Repubblica in occasione del GP d’Italia, Mattia Binotto non ha nascosto le ambizioni per la prossima stagione. L’obiettivo della Rossa è quello di tornare in alto e per farlo la squadra si affiderà ad un motore completamente diverso, un progetto di forte discontinuità con il passato che, ci si augura, possa far lottare la Ferrari per qualcosa di più di un terzo posto.
Ferrari 2022, Binotto: “Saremo come Tamberi alle Olimpiadi e l’Italia di Mancini agli Europei”
In 26 anni di Ferrari – è arrivato a Maranello nel lontano 1995 – Mattia Binotto ha attraversato tante ere, quella di Todt e Schumacher, quella di Stefano Domenicali, infine Arrivabene. Dal 2019 a guidare è lui a guidare la Rossa, tre anni in cui, nell’ordine, si è giocato il mondiale, ha vissuto la stagione più nera della Ferrari e, ora, nel 2020 lotta con la McLaren per il terzo posto. Non proprio il massimo per un team che ambisce a ben altri risultati. E proprio in quest’ottica a Maranello si lavora ormai da mesi sul progetto del 2022, anno di cambiamenti che aprirà un nuovo ciclo nella storia della F1. Di questo nuovo ciclo la Ferrari vuole essere protagonista indiscussa, come ha sottolineato Mattia Binotto, facendo un paragone tra la Rossa del 2022 e gli eroi di questa estate sportiva:
Ci sono tanti elementi per far sì che il 2022 sia ancora un anno di progresso per noi – ha detto – non saremo la sorpresa alla Marcell Jacobs, perché siamo un team che ha dimostrato di avere un certo valore, nel 2017 e 2018 lottavamo per il titolo. Forse siamo più la Scuderia infortunata alla Gianmarco Tamberi, che dopo un 2020 terribile vuole tornare in alto. Di certo siamo come l’Italia di Roberto Mancini, un tecnico che fonda le sue squadre sul concetto dell’armonia del gruppo, l’intesa, valorizzando le singole persone.
La Ferrari 2022 frutto di un progetto innovativo, con un motore completamente nuovo
Il team principal è poi entrato nel dettaglio del progetto su cui a Maranello si concentrano già da questa stagione, non lasciando nulla di intentato per tornare nuovamente competitivi. Anche a costo di sovvertire un po’ quella che è la filosofia della Ferrari, il procedere a passi graduali, per dar vita invece ad un progetto innovativo e corraggioso:
Il progetto è molto avanzato – ha continuato Binotto – anche perché ci sono delle esigenze produttive, è il momento di iniziare a costruire e produrre il telaio per averlo pronto per dicembre, così come il cambio e le sospensioni. Il concetto vettura è insomma già stato scelto. Stiamo ancora lavorando sulle forme esterne, l’aerodinamica, gli alettoni, la carrozzeria ma anche sulla power unit, anche qui l’architettura è fissa ma adesso si tratta di sviluppare gli ultimi dettagli di prestazione e affidabilità, per gennaio dovrà essere completato. E sarà molto innovativo.
Sarà un motore completamente diverso e nuovo che per noi rappresenta una forte discontinuità di progetto – ha aggiunto – devo dire anche con scelte coraggiose visto che nei prossimi anni la power unit sarà congelata. Per noi rappresenta il miglior prodotto che eravamo in grado di sviluppare. Abbiamo cambiato la parte meccanica del motore, ma anche di combustione turbo e ibrida di cui stiamo anticipando l’evoluzione nel 2021. Rispetto al passato, è un progetto rivisto significativamente su tutti i fronti. Insomma, non sappiamo cosa stiano facendo gli altri, ma noi ci stiamo allenando bene.
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Rosanna Greco
La Ferrari 🏎 resterà sempre l’unica squadra vincente