Questa settimana si corre il primo GP delle Americhe dopo il 2019. Il Gran Premio sul Circuit of The Americas di Austin è da sempre molto esigente dal punto di vista degli pneumatici. Visti i due anni di assenza e i lavori che sono stati eseguiti sull’asfalto, Michelin ha deciso di giocare d’anticipo portando una scelta di gomma ulteriore. Si tratta dell’ennesimo intervento sul circuito americano, volto principalmente ad eliminare le tante buche presenti.
GP Americhe, una gomma dura in più al posteriore contro l’incognita asfalto
In occasione dell’ultima gara corsa al COTA nel 2019, i piloti avevano trovato delle condizioni davvero al limite. L’asfalto presentava tantissime buche ed era anche stato “grattugiato”, creando tantissima polvere che è rimasta in pista per tutta la durata del weekend. Con i nuovi lavori si spera che la soluzioni sia stata risolta. Per evitare spiacevoli sorprese, la casa francese produttrice di gomme ha deciso di volare oltre oceano con le spalle ben coperte. Contando anche le temperature attese (si parla di circa 30°), Michelin porterà quattro scelte di gomme al posteriore.
Tutte in costruzione asimmetrica, ci saranno una soft, una medium e due hard. Per l’avantreno vengono mantenute le solite tre scelte, in costruzione simmetrica. Per la pioggia i piloti potranno disporre di gomme soft e medium sia davanti che dietro. Ecco il commento di Piero Taramasso alla vigilia del weekend texano:
Il COTA è sempre impegnativo dal punto di vista degli pneumatici. Non solo per il disegno della pista con i suoi dislivelli e la combinazione di diverse curve, ma anche perché il livello di grip può essere molto difficile da giudicare. Non avere mai corso qui in questo periodo dell’anno prima d’ora non aiuta, ed anche le temperature della pista potrebbero essere molto diverse da quelle che conosciamo. Detto questo, sono sicuro che la nostra assegnazione di pneumatici permetterà ai piloti di spingere al limite come sempre.
Piero Taramasso, responsabile Michelin
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