La pioggia toglie e la pioggia dà . Il pegno che Hamilton ha dovuto pagare nel sabato di Sochi gli è stato infatti restituito con gli interessi. Mercedes esce dunque dal GP di Russia, il quindicesimo del Mondiale di F1, ancora in testa nella lotta ai titoli iridati, ma qualcosa sembra non funzionare, qualcosa sembra mancare; basterà questa vittoria a rimettere i pezzi al posto giusto?
GP Russia: Mercedes vince ma non convince
Doveva essere un weekend semplice per Hamilton e per la Mercedes; un circuito feudo di Brackley, Verstappen penalizzato due volte e in partenza dal fondo, Bottas fedele scudiero. Il sette volte iridato era chiamato ad allungare con facilitĂ sul rivale olandese, ma alla fine i punti di differenza sono solo 2.
Un sabato scandito dalla pioggia ha coronato l’inverno russo sceso sul circuito di Sochi; un sabato che ha visto non solo Hamilton sbagliare in qualifica, ma farlo con le condizioni meteo con cui di solito è imprendibile, quasi alieno. Una pole sfumata e una partenza non brillante per l’inglese; una gara poi vinta, lasciando perĂ² la sensazione di una pesantezza psicologica che il rivale sembra non avere.
Il weekend di Bottas invece sembra quasi essere congelato per poi essere tirato fuori durante gli appuntamenti iridati. Il venerdì bene, il sabato si puĂ² fare decisamente meglio e la domenica… Il fedele scudiero, sacrificato per ostacolare Verstappen, sembra giĂ essere arrivato alla pausa invernale. Non servono i team radio di un arrabbiato Toto Wolff e nemmeno quel quinto posto colto quasi per caso. Se Hamilton appare vincente ma opaco, Bottas sembra del tutto spento.
Cara Mercedes, ora serve di piĂ¹
Un risultato che sembra bastare. Hamilton primo in gara per la centesima volta e di nuovo primo in classifica. Bottas porta punti. Mercedes davanti a Red Bull nella classifica Costruttori. Dalla Russia l’intero Circus guarda alla prossima gara in Turchia con una situazione in classifica che in apparenza sembra equilibrata ma che forse è destinata a non esserlo piĂ¹.
In un weekend che doveva essere mentalmente tranquillo e forse piĂ¹ leggero, Hamilton mostra quella fragilitĂ che spesso si è sforzato di tenere nascosta. L’errore dettato dal nervosismo e i continui team radio in cerca di coraggio ne sono una conferma. E Mercedes sembra andargli dietro, sacrificando un Bottas spettatore del prossimo futuro, nonostante sostenga il contrario.
La mossa del team di Brackley è stata certo frutto di una pensata strategia. Ma dietro alla strategia c’erano e ci sono paura e timore. Paura di una rimonta clamorosa; timore di un pilota che mentalmente sembra essere non solo su un pianeta diverso, ma in una galassia totalmente opposta. Sette gare alla fine non sono piĂ¹ così tante. E i dubbi e le incognite che Wolff e il suo team hanno, cresceranno. Il martello sembra talvolta un chiodo, ma forse il rischio sta diventando quello di schiacciarsi da soli.
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