La Red Bull trae il massimo profitto dalla pazza gara di Sochi ed esce dalla trasferta russa con un bottino di punti che vale oro in ottica mondiale. La pioggia, arrivata nell’ultimo scorcio del GP, spariglia le carte di un podio già scritto e regala ad uno strepitoso Verstappen un secondo posto insperato alla vigilia. Vince Hamilton, ma il GP della Russia sorride alla Red Bull che, pur partendo in ultima posizione con Max, perde solo 7 punti rispetto all’inglese della Mercedes.
GP Russia, la Red Bull agguanta il secondo posto nel weekend più complicato
Con Verstappen costretto a partire dall’ultima fila dopo il cambio del motore, la Red Bull si preparava ad una gara tutta in salita a Sochi. La Mercedes, con una mossa furba e quanto meno discutibile, aveva sacrificato il povero Bottas facendolo retrocedere dopo il cambio di alcune componenti della power unit. L’obiettivo era quello di marcare stretto l’olandese, ma la resistenza, quasi nulla, di Valtteri nel momento in cui veniva sorpassato da Verstappen ha reso vano il sacrificio. Max ha risalito la china, posizione dopo posizione, sorpasso dopo sorpasso, mentre in testa alla gara accadeva tutto e il contrario di tutto.
A pochi giri dalla fine, quando la rimonta del pilota Red Bull sembrava concludersi con un dignitoso quinto post, ci ha pensato la pioggia a rendere ancora più pazzo un GP già entusiasmante di suo. Mentre il leader della corsa Lando Norris buttava via una prima vittoria storica forse per la troppa inesperienza, Max ha subito montato le gomme rain andandosi a prendere il secondo posto alle spalle del rivale Hamilton, altro beneficiario delle bizze metereologiche di domenica. Nessun contatto ravvicinato tra i due questa volta, nessun sorpasso azzardato di cui parlare per le settimane a venire, ma solo una sfida a distanza a colpi di strategia e sangue freddo.
Red Bull-Mercedes, nella lotta sul filo del rasoio mancano i gregari
A guardarlo senza aver assistito alla gara, il podio di Sochi sembra essere quanto di più scontato possibile. I pronostici della vigilia rispettati, con la Mercedes favorita e vincitrice sulla pista russa e la Red Bull seconda forza. Ma il podio di ieri non racconta nulla di una gara che, evento più unico che raro a Sochi, stava regalando emozioni a raffica. La pioggia, arrivata quando mancavano sei giri alla fine, ha di fatto premiato i due piloti di vertice, separati adesso da appena due punti. Ma è soprattutto la Red Bull a sorridere: il rischio di uscire con le ossa rotta del Gp di Russia era alto ma è stato scongiurato grazie ad una prova di forza e maturità di Verstappen, cui la pioggia ha dato una grossa mano alla fine.
Da segnalare, infine, la prova l’ennesima prova opaca da parte di Sergio Perez. Il messicano è partito nono e tale è rimasto: un risultato deludente, soprattutto se confrontato con la strepitosa rimonta del compagno di squadra. La Red Bull, che nel mondiale piloti è seconda a soli due punti dalla Mercedes, nel mondiale costruttori sconta invece un ritardo di 33 punti. C’è da dire che Cecho ieri era in buona compagnia: Valtteri Bottas, chiamato a fare da tappo a Vertsappen mentre l’olandese risaliva dalla retrovie, ha lasciato la porta spalancata a Max. Verstappen ed Hamilton sono avvisati: nella lotta al titolo potranno contare solo su se stessi perché, almeno al momento, i compagni di squadra non sembrano di grande aiuto.
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Rosanna Greco