Il team principal della Haas, Guenther Steiner ha ammesso che il team Haas deve ringraziare Dmitry Mazepin, padre di Nikita, se la scuderia è ancora oggi in Formula 1. Grazie agli investimenti dell’uomo d’affari russo, la scuderia statunitense con sede in Gran Bretagna, ha ancora la possibilità di correre nel circus della F1.
La Haas e la famiglia Mazepin
Dmitry Mazepin ha “prenotato” un posto per suo figlio, Nikita, sulla griglia di Formula 1 di quest’anno investendo moltissimi soldi nel team Haas attraverso la sua azienda Uralkali. Si dice che il miliardario russo abbia pagato decine di milioni per il posto in F1 di suo figlio. Milioni che se Haas non avesse ricevuto avrebbero potuto potenzialmente segnalare la fine della squadra in F1. Ad affiancare il russo è arrivato poi Mick Schumacher, questo ha portano alla fine del matrimonio dei vecchi piloti, Romain Grosjean e Kevin Magnussen con la Haas. Grosjean ha conquistato il podio in IndyCar mentre Magnussen sta correndo nel campionato IMSA SportsCar.
Dispiaciuto per aver lasciato i suoi piloti, Steiner e il team Haas ha dovuto per forza prendere questa scelta quest’anno. Altrimenti il team poteva salutare la F1 alla fine della stagione 2020 ed insieme a loro molte persone avrebbero perso il proprio posto di lavoro. Nella giornata di ieri invece il team ha annunciato il rinnovo del contratto con Mazepin e Schumacher. I due rookie correranno con il team Haas anche per la stagione 2022 di F1.
Le dichiarazioni di Guenther Steiner
Ho dovuto trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se non ti piacciono per niente. Di conseguenza, è stata una scelta legata esclusivamente a ragioni economiche. Non c’era rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era che non saremmo stati qui oggi, e questo è qualcosa che le persone devono capire.
Abbiamo lottato molto l’anno scorso e non sapevamo affatto se saremmo esistiti ora. La soluzione era prendere due giovani piloti. Quando abbiamo deciso di rimanere in Formula 1, il pensiero era sempre che dovevamo prepararci di nuovo. Speriamo di essere il prossimo anno, anche con i piloti, allo stesso livello dei nostri vecchi piloti di alcune stagioni fa.
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Mara Romano