Lo scandalo dei Pandora Papers, l’inchiesta giornalistica sui conti offshore nei paradisi fiscali che vede coinvolte personalità di spicco della politica, dello sport e dello spettacolo, si allarga a macchia d’olio e arriva fino alla F1. Sono quattro i nomi che emergono dalle carte: Flavio Briatore, Bernie Ecclestone, Lawrence Stroll e Jacques Villeneuve. In particolare, i nomi di Briatore ed Ecclestone sono stati fatti dall’Espresso, la testata italiana che, insieme ad altre 50 in tutto il mondo, ha condotto l’inchiesta
F1, lo scandalo Pandora Papers si abbatte sul Circus
Poteva la F1 uscire indenne dallo scandalo dei Pandora Papers, l’inchiesta giornalistica che da lunedì 4 ottobre sta sconvolgendo il mondo della politica, dello spettacolo e dello sport a livello globale? Certo che no, considerando le enormi somme di denaro che da sempre gravitano attorno al Circus. Non stupisce quindi che tra i nomi tirati in ballo dall’inchiesta ci siano anche quelli di alcune personalità di spicco delle quattro ruote. Parliamo di Bernie Ecclestone, Flavio Briatore, Lawrence Stroll e Jacques Villeneuve. Nomi eccellenti che vanno ad aggiungersi ad altri già noti, come quello del Re di Giordania Abdullah II, del primo ministro ceco Babis, del capo di stato dell’Ucraina Zelensky, dell’ex premier britannico Tony Blair.
Non solo, lo scandalo dei conti offshore aperti in paradisi fiscali per eludere il fisco coinvolge anche personalità dello spettacolo come i cantati Shakira e Julio Iglesias, la modella Claudia Schiffer. Nonché sportivi del calibro di Carlo Ancelotti, Pep Guardiola e il calciatore Di Maria. Tornando alla F1, le accuse contestate a Briatore ed Ecclestone, pubblicate da L’Espresso, riguardano l’acquisto della squadra di calcio Queen’s Park Rangers tramite una società offshore con sede alle Isole Vergini. Il magnate Lawrence Stroll, papà del pilota della Aston Martin Lance, è invece legato alla Superwit Profits Limited, he può contare su complesso sistema di conti all’estero. Jacques Villeneuve, campione del mondo nel 1997, infine avrebbe usufruito nel corso della sua carriera di numerose società offshore come deposito di capitali.
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Rosanna Greco