Carlos Sainz si presenta stanco, dopo l’estenuante GP degli Stati Uniti concluso anche con la vettura leggermente danneggiata; lo spagnolo numero 55 appare anche deluso dall’ennesimo problema al pit stop che ancora una volta ha condizionato una bella gara. Dopo le parole di Binotto, deluse dalla sbavatura nei box Ferrari, anche lo spagnolo non rilascia troppe parole, nonostante l’ottima prestazione dimostrata in pista.
GP Stati Uniti, Sainz: “Con l’undercut la gara sarebbe stata più semplice”
Partire con le gomme rosse non era certo la strategia ricercata sulla griglia di partenza del GP degli Stati Uniti; eppure la SF21 di Sainz indossava proprio i quattro pneumatici soft, performanti in partenza ma dalla vita molto corta. La gestione delle gomme dello spagnolo è stata invece da manuale, allungando lo stint quasi quanto quello fatto da chi invece montava le medie.
Ottimo ritmo, buona velocità e anche quell’aggressività nei sorpassi, innata in un pilota che comunque corre per provare a vincere. Poi il problema al pit stop, l‘ennesimo da parte della Scuderia Ferrari sopratutto nei confronti dello spagnolo; un errore che, come detto anche da Binotto, è costato potenzialmente due posizioni in griglia, quindi più punti da poter guadagnare sulle McLaren
Stare dietro a Ricciardo per tutta la gara è stato un problema, poi abbiamo provato l’undercut ma per la terza volta consecutiva, mi sembra, il pit stop è stato lento; sarebbe stato più semplice se fosse riuscito l’undercut. Ho provato a passare in pista, poi c’è stato un contatto un po’ al limite ma quando sei dietro sei il pilota che ha più da perdere.
Carlos Sainz
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