In un circuito, quello dell’Istanbul Park, che la vedeva sfavorita rispetto ai rivali della Mercedes, la Red Bull da prova di una grande solidità strategica e piazza i suoi due alfieri al secondo e terzo posto. Max Verstappen riconquista la testa della classifica iridata, ma si mostra preoccupato dallo scarso ritmo della RB16B, costretta a giocare in difesa sia in Turchia che a Sochi. Ottima prestazione di Sergio Perez che, dopo alcune gare opache, vince la sfida con Lewis Hamilton, tenendo dietro il campione del mondo e dando una grossa mano al compagno di squadra in ottica campionato.
GP Turchia, una Red Bull calcolatrice si riprende la testa del mondiale piloti
La “gufata” della Mercedes non ha funzionato: al GP di Turchia la Red Bull con la livrea celebrativa della Honda non sbaglia niente e, nonostante una macchina non all’altezza degli avversari, più veloci e performanti sulla pista di Istanbul, porta a casa un secondo e terzo posto. Verstappen, che partiva dalla seconda fila, è calcolatore quanto basta: non rischia, consapevole che contro il Valtteri Bottas visto ieri non ce n’era per nessuno, e raccoglie un bottino di 20 punti che vale la leadership del mondiale. La Red Bull, in questa fase del campionato è così, un po’ formichina e un po’ cinica. La monoposto, si era già visto a Sochi, è meno brillante rispetto alla W12, ma il box è rimasto lucido e le strategie sempre perfetto.
La scuderia di Milton Keynes è così uscita indenne, anzi a conti fatti con sei punti di vantaggio su Hamilton, da due gare che, sulla carta, potevano mettere a rischio la corsa al titolo. E mentre ieri Lewis litigava con il suo box su come e quando cambiare le gomme, Max agguantava il massimo risultato con il minimo sforzo, sostanzialmente controllando il rivale. E ci sta che, quando mancano ormai appena 6 GP alla fine del campionato, il pilota olandese e la sua squadra diventino calcolatori e non si prendano rischi laddove non sia necessario farlo. I mondiali si vincono anche così. Ma non illudiamoci: torneranno le scintille in pista tra Hamilton e Verstappen, è inevitabile in una sfida che si gioca sul filo dei mezzi punti.
GP Turchia, finalmente si rivede Sergio Perez
Al GP di Turchia chi ha brillato davvero non sono stati né Lewis né Max. A prendersi la scena, almeno una volta, ci hanno pensato Valtteri Bottas e Sergio Perez. Il primo autore di una splendida gara, vinta anche per manifesta superiorità della macchina. Chi invece ha riscattato una seconda parte di stagione incolore è stato Sergio Perez, rinato sul circuito dell’Istanbul Park. Il pilota messicano non saliva sul podio dalla vittoria a Baku, nel mezzo ci sono stati il rinnovo con la Red Bull per il 2022 e un insieme di gare non esattamente brillanti.
In Turchia, Checo è stato protagonista di una splendida sfida con Hamilton, l’ha vinta e ha tenuto dietro il pilota inglese. Verstappen ringrazia: sa che in un mondiale così tirato il sostegno del ritrovato Perez diventa fondamentale. Da parte sua Sergio si è finalmente guadagnato il rinnovo, già firmato ma subito messo in dubbio delle prestazioni sottotono delle ultime gare e dall’ombra di Pierre Gasly, in grande spolvero all’AlphaTauri ed intenzionato a riprendersi il sedile della Red Bull nel 2023.
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Rosanna Greco