Honda nuova filiale europea
Red Bull godrà della proprietà intellettuale dei motori Honda di F1 fino al 2025. Al termine della stagione la collaborazione cesserà.

Red Bull e Honda si separeranno completamente soltanto al termine del 2025. Fino ad allora la casa di Milton Keynes potrà usufruire del progetto motore Honda, ma dal 2026 Honda taglierà completamente il cordone ombelicale alla casa austriaca, secondo quanto confermato da Masashi Yamamoto, responsabile Honda in F1.

Red Bull e Honda assieme, ma ancora per poco

Quando l’anno scorso Honda decise di ritirarsi dalla Formula 1 al termine della stagione corrente, fu una doccia fredda per il team Red Bull. Seppur già a conoscenza di questa decisione, la Casa di Milton Keynes ha dovuto faticare e non poco nel tentativo di cercare un escamotage a questo problema. Rimanere senza un motore da un giorno all’altro aveva portato a galla scenari impensabili: tornare con la coda tra le gambe dagli ex amici di Renault (non il migliore dei modi visto come era cessato il rapporto tra i due marchi), oppure stringere una collaborazione con i rivali della Ferrari. Tutto impensabile, seppur curioso da un certo punto di vista.

Accantonate queste idee folli, Red Bull ha colto l’occasione di stringere un accordo con Honda per continuare in proprio l’evoluzione della power unit nipponica. Questa idea portò alla creazione del reparto ‘Red Bull Powertrains’, situato nella fabbrica di Milton Keynes, e la campagna acquisti di ingegneri motoristi che ha visto gli anglo-austriaci pescare dalla Mercedes diversi tecnici.

Red Bull Honda Masashi Yamamoto
Toyoharu Tanabe e Masashi Yamamoto – Photo Credit: Red Bull Content Pool

Il bellissimo rapporto tra la Honda e la Red Bull non durerà in eterno. La possibilità da parte dei bibitari di poter utilizzare la proprietà intellettuale della casa nipponica durerà fino al termine del 2025. Dal 2026 saranno progettati dei nuovi motori e la Red Bull non potrà avvalersi dell’aiuto degli amici asiatici. Questo è stato confermato da Masashi Yamamoto, responsabile Honda in F1:

Non potranno usare la nostra proprietà intellettuale dal 2026 in poi. Ma per i prossimi quattro anni potranno ancora usufruirne, perché per assemblare, mantenere e acquistare nuove parti hanno bisogno di queste conoscenze e informazioni.

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Raffaello Caruso

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