Wolff GP Brasile
Lewis Hamilton ruggisce nel weekend del GP del Brasile, ma questa Mercedes sembra, ancora una volta, lasciare da solo il sette volte iridato.

Il mondiale di F1 non ha ancora smesso di sorprendere, stravolgendo le aspettative un appuntamento dopo l’altro. Nel weekend che ha visto andare in scena il GP del Brasile, dove Verstappen aveva la possibilità di fare il primo passo per chiudere la lotta mondiale, è stata invece la Mercedes di Hamilton a tagliare per prima il traguardo. Un weekend in salita, tra penalità ed errori da parte della scuderia di Brackley che sembra mettere i bastoni tra le ruote al suo Re, affiancato da un Bottas mai davvero incisivo in gara. Il sette volte iridato ruggisce, ma il suo rivale mostra sempre quella calma apparente, in attesa della tempesta che si scatenerà in queste ultime tre gare.

GP Brasile: Mercedes pasticca, Hamilton risolve

Ad Austin doveva prevalere Mercedes e a vincere è stato Verstappen; poi in Messico l’olandese ha dominato, arrivando in Brasile con la quasi certezza di avere la vettura favorita. O almeno questo è quello che i pronostici si aspettavano. La bandiera a scacchi è stata invece sventolata all’arrivo di Lewis Hamilton, primo al traguardo nonostante il weekend dall’inizio più che in salita.

Squalifica dalle qualifiche del venerdì con partenza da ultimo nella Sprint Qualifying del sabato e 5 posizioni di penalità da scontare sulla griglia di partenza alla domenica. Così si è aperto il weekend di Lewis Hamilton su quel circuito brasiliano che avrebbe dovuto favorire Red Bull quasi come successo in Messico. La stagione 2021 di F1 è però sinonimo di lotta ed equilibrio, motivo per cui la corsa al titolo è tutt’altro che conclusa. Il sette volte iridato è finalmente tornato a ruggire; a miagolare questa volta non è stato Verstappen, ma il team Mercedes, ancora una volta artefice di troppi errori.

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Valtteri Bottas, Sprint Qualifying GP San Paolo 2021 – Photo Credit: Mercedes F1 Official Media Site

L’altro lato della medaglia ha invece mostrato il solito Valtteri Bottas; veloce e concentrato fino al sabato, poco concreto quando invece la situazione lo richiede di più. La partenza di Bottas in gara non è infatti stata delle migliori, regalando così la leadership del GP a Verstappen, autore comunque di uno start non semplice da gestire. Il finlandese ha infine conquistato la terza posizione, utile nella classifica Costruttori nonostante in gara l’aiuto al suo compagno di squadra sia venuto a mancare.

Una Mercedes stretta per un Hamilton gigante

Lo spettacolo offerto ad Interlagos è una rarità mancata negli ultimi anni; dopo l’assenza nel 2020 a causa del Covid, il circuito brasiliano è stato ancora una volta in grado di regalare una gara emozionante. Merito anche del ritorno sul gradino più alto del podio del Re solitario. Hamilton ha infatti vissuto il weekend perfetto, nonostante le premesse abbiano fatto presagire l’esatto contrario. Da ventesimo a quinto e poi da decimo a primo; il sette volte iridato si è così trasformato da inseguitore ad inseguito, scacciando via con un sorpasso magistrale la possibilità di dare il primo match point a Verstappen in Qatar.

L’ottimo risultato ottenuto dal numero 44 del team di Brackley questa volta non può però essere attribuito né al suo compagno né allo stesso team. La rimonta di Hamilton è stata infatti una cavalcata solitaria, dovuta principalmente a quell’ala posteriore irregolare montata dalla sua squadra sulla sua W12. Un errore, uno dei tanti che Mercedes ha commesso in questo 2021, che ha rischiato di rovinare la bella lotta mondiale che il Circus ha vissuto finora.

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Lewis Hamilton davanti a Max Verstappen, GP San Paolo 2021 – Photo Credit: Mercedes F1 Official Media Site

La debolezza delle Frecce d’Argento rischia dunque di essere proprio il team; ciò che gli occhi vedono è infatti una Mercedes che sbaglia troppo per un Hamilton che mostra di nuovo quella fame mondiale, rimasta forse un po’ nascosta negli ultimi appuntamenti. I punti di vantaggio dell’olandese ora sono 14 e con 3 sole gare mancanti lo spettacolo deve essere assicurato. I continui teatrini messi in scena fuori dalla pista sembrano distrarre più Mercedes che Red Bull, più solida in apparenza. Basterà dunque una Mercedes che sembra andare stretta a quel Lewis, visto in Brasile, che sembra correre da solo a caccia della storia?

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Chiara Zambelli

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