Il pronostico alla vigilia del GP del Messico diceva Red Bull, ma le qualifiche andate in scena sabato sembravano gridare Mercedes. In gara invece non c’è stata storia; Verstappen si è dimostrato imprendibile, Hamilton arrancante e Bottas disertore; l’epilogo di Città del Messico ha infatti la forma di un altro schiaffo morale per il team di Brackley. Red Bull a meno un punto in classifica Costruttori e Verstappen che prova a prendere il largo, portando il suo vantaggio su Hamilton a 19 punti. Nulla è ancora concluso, ma la strada del sette volte iridato ora appare quasi come una salita.
GP Messico: Bottas colpisce, Mercedes subisce
Le fatiche affrontate da Mercedes nella giornata di venerdì confermavano il pronostico fatto prima del GP del Messico; il sabato invece le carte in tavola sembravano essersi mescolate di nuovo. Sul circuito in cui Red Bull doveva volare, la pole position è stata invece conquistata da Valtteri Bottas; a seguire il lampo finlandese c’era il suo compagno di squadra Hamilton.
Gioco di squadra servito. Questo quello che probabilmente hanno pensato tutti, sia fuori che dentro alla pista. Allo spegnimento dei semafori invece Bottas è stato in grado di sorprendere ancora, non solo il coloratissimo pubblico ma anche compagno e team. La chiusura di traiettoria verso Hamilton ha infatti regalato a Verstappen un sorpasso incredibile, sul lato pulito della pista; il contatto con Ricciardo ha poi punito l’ammutinamento di Bottas, scivolato in fondo alla griglia e arrivato al traguardo fuori dalla zona punti.
La gara di Hamilton doveva invece essere una caccia all’olandese, dopo lo smacco subito dal fedele compagno in partenza; ciò che invece il sette volte iridato ha capito fin da subito è stato che Verstappen sarebbe stato imprendibile. Troppo veloce questa Red Bull. Così Sir Lewis ha commentato i rivali al termine della gara. Il pilota inglese ha comunque condotto un ottimo GP, tenendosi una sudata seconda posizione visto il Perez, spinto dal pubblico, alle sue spalle.
Bottas-Hamilton: ammutinamento o semplice errore?
L’episodio inaspettato alla partenza del GP del Messico potrebbe aver cambiato le sorti della gara, anche se viste le prestazioni della RB16B, Verstappen probabilmente avrebbe comunque vinto. Nonostante Bottas abbia negato di aver chiuso volontariamente il compagno in lotta per il titolo, quello che sembra essere ormai evidente è la tanto attesa rottura tra il finlandese ed il suo team. Dopo anni al servizio di Toto Wolff e di Hamilton, il pilota finlandese, già proiettato in Alfa Romeo, grida l’ammutinamento.
Quattro gare quelle che ad oggi mancano per concludere l’emozionante stagione di F1 2021. Quattro gare per sistemare la crepa tra Bottas e il team, dunque tra Bottas e Hamilton. In ballo infatti ci sono entrambi i titoli; dopo il Messico, il distacco di Verstappen assume un certo significato e il recupero fatto da Red Bull, solo ad un punto di svantaggio, inizia a far tremare l’impero Mercedes.
100 punti in quattro GP, 3 per la Sprint Qualifying in Brasile e 4 giri veloci. Il bottino che manca per arrivare all’assegnazione del titolo diventa infatti sempre più piccolo. Nulla è ancora concluso e Lewis Hamilton, come in Messico, ha già dimostrato cosa significa vincere un titolo per sette volte. La strada da percorrere inizia però a trasformarsi in una salita, soprattutto con il Brasile alle porte, altra pista che sulla carta dovrebbe favorire l’olandese; inoltre il fattore Bottas non trasmette più quella tranquillità del fidato scudiero. Il meglio dunque deve ancora venire e per Hamilton è giunto il momento di pensarsi da solo.
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