La Formula 1 debutterà per la prima volta sul circuito di Losail sede del GP del Qatar, terz’ultimo appuntamento di stagione. Non avendo mai gareggiato su questo tracciato le incognite a cui dovranno stare attenti team e piloti sono diverse e tra queste figurano le gomme Pirelli, di cui si hanno pochi dati a disposizione sul loro comportamento. Mario Isola ammette che il tracciato è molto abrasivo, per cui hanno optato di portare gomme dalla mescola più dura.
GP Qatar, cosa aspettarsi dalle gomme Pirelli
Per il primo Gran Premio del Qatar della storia, che si correrà su una distanza gara di 57 giri, Pirelli ha scelto la mescola C1 Hard, la C2 Medium e la C3 Soft. Questa è la quinta e ultima volta della stagione che vengono selezionate le tre mescole più dure della gamma.
Le simulazioni dei team e i dati raccolti indicano che Losail è una pista ad alta severità, con curve impegnative – simile a Silverstone o Mugello – e un asfalto piuttosto abrasivo. Inoltre, il grip può essere compromesso dalla sabbia che arriva dal deserto in cui si trova il tracciato. Considerando anche il fatto che il Qatar è una novità assoluta per la Formula 1, Pirelli ha optato per le tre mescole più dure, in grado di far fronte alle diverse sfide che Losail presenta.
Non sono previste gare di supporto e il circuito non è stato utilizzato di recente; perciò, la pista non sarà molto gommata quando le monoposto inizieranno a girare. Di conseguenza, l’asfalto potrebbe essere scivoloso all’inizio, per poi subire una rapida ed elevata evoluzione. Ma potrebbe anche essere “resettato” dalla sabbia portata dal vento nel corso del fine settimana.
Il Qatar rappresenta una sfida affascinante, in un circuito unico nel suo genere; perciò, non vediamo l’ora di andarci per la prima volta. Correre su una pista inedita non è un’esperienza nuova per noi, per selezionare le mescole possiamo comunque contare sulle simulazioni e sui dati che raccogliamo in anticipo. Non ci è stato possibile misurare la rugosità dell’asfalto con i nostri strumenti, ma il promoter ci ha fornito informazioni molto utili sulle caratteristiche dell’asfalto. In base ai dati che abbiamo, le mescole più dure della gamma sono la scelta più adatta al tracciato di Losail, considerando l’abrasività piuttosto elevata dell’asfalto e le curve molto impegnative. Ma dato che non abbiamo mai gareggiato su questa pista, capiremo veramente come si comportano i pneumatici una volta giunti sul posto.
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Ascolta la nuova puntata di PaddockGP, la numero 13 in cui Raffaello Caruso e Chiara Zambelli hanno commentato il GP del Brasile, sede della gara numero 19 del mondiale di Formula 1.
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