Il consulente della Red Bull Helmut Marko risponde alle “minacce” che Toto Wolff ha lanciato alla scuderia di Milton Keynes alla fine della gara sul circuito di Interlagos. Gara vinta dal pilota della Mercedes Lewis Hamilton. La guerra tra le due scuderie è appena iniziata.
Red Bull vs Mercedes, la sfida continua
Red Bull e Mercedes, in lotta per il campionato costruttori e piloti, sono ancora una volta ai ferri corti per quanto riguarda la legalità delle rispettive vetture. L’ultima bomba è esplosa venerdì a San Paolo, dove Max Verstappen è stato multato con 50.000 euro per aver “maneggiato” l’ala posteriore della Mercedes W12 di Lewis Hamilton durante il regime di parco chiuso.
L’olandese in seguito ha ammesso: “Ho solo guardando quanto l’ala posteriore si stava flettendo in quel punto”, in quel momento il direttore tecnico della Red Bull Adrian Newey e il capo ingegnere Paul Monaghan si sono diretti nell’ufficio della FIA con una montagna di documenti e video che andavano a spiegare come credevano che la Mercedes stesse infrangendo le regole. Il problema è incentrato sull’incredibile velocità in rettilineo della Mercedes ed è simile a ciò che loro stessi avevano evidenziato sulla Red Bull prima del Gran Premio dell’Azerbaigian a giugno.
Quella velocità in rettilineo è stata evidente al Gran Premio di domenica, ad Interlagos, quando Hamilton, partito dalla decima posizione in griglia, ha vinto la gara con 10 secondi di vantaggio su Verstappen. L’olandese non è stato capace di tenere il passo con la W12 di Hamilton. Entrambe le squadre, adesso, sono apparentemente desiderose di identificare tutto ciò che potrebbe essere spiacevole sulla vettura rivale. Toto Wolff ha affermato che da questo momento la Mercedes guarderà ogni singolo pezzo della Red Bull e che si faranno molto domande nelle prossime gare. Il duello tra Red Bull e Mercedes è appena iniziato, le ultime tre gare della stagione saranno ricche di proteste, richiami e chi più ne ha più ne metta.
Le dichiarazioni della Red Bull
Il signor Wolff parla molto quando la giornata è lunga. Le nostre vetture sono sempre state legali nelle verifiche tecniche. In ogni caso, non siamo preoccupati. E comunque ha guardato da vicino tutto l’anno. La nostra inchiesta di venerdì non riguardava il meccanismo DRS, ma un’altra area dell’ala posteriore Mercedes. Non c’è stata nessuna protesta da parte di Red Bull sull’ala della Mercedes. Il fatto che uno abbia seguito l’altro è stata una pura coincidenza. Siamo comunque sul caso.
Helmut Marko
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Mara Romano
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