Joan mir Suzuki
Parole forti dello spagnolo dopo un 2021 non facile. Ha comunque chiuso il campionato al 3° posto.

La stagione di Joan Mir non ha soddisfatto le aspettative. È in primis lo spagnolo a non essere felice di non aver potuto battagliare adeguatamente per difendere il titolo. In cuor suo, però, sa di aver messo in pista tutte le energie che aveva a disposizione. Forse anche troppe, incappando in errori che raramente aveva commesso nel 2020, quando conquistò il titolo mondiale. La Suzuki non l’ha di certo aiutato e se si paragonano le sue prestazioni con quelle del compagno Rins, il bilancio per il numero 36 risulta un po’ meno amaro. Il campione uscente ha comunque concluso il campionato al terzo posto, conquistando 6 podi con un mezzo nettamente inferiore a Yamaha e Ducati.

Mir duro con se stesso e con chi lo critica senza conoscere le circostanze

In un’intervista, il pilota spagnolo ha voluto rimarcare il fatto di aver sfruttato più del 100% delle sue possibilità. Questo approccio ha portato il campione del mondo 2020 a logorarsi dall’interno con le sue stesse mani. Sicuramente Mir farà tesoro di questo anno difficile e tornerà nel 2022 su altissimi livelli, sperando anche nell’aiuto di Suzuki. D’altronde, un mondiale MotoGP non si vince per puro caso.

Joan Mir
Joan Mir impegnato nei test di Jerez con la Suzuki in versione 2022 – Photo Credit: motogp.com

Ecco come si è espresso il pilota di Palma di Maiorca:

E’ vero che non ho vinto, ma quello che non sopporto sentire è che non sia riuscito a tirar fuori il 100% dalla moto. Ovviamente dentro di me sono molto deluso per la stagione. Riuscirò comunque a dormire bene, perché durante l’anno ho dato tutto me stesso. Se mi credono, va bene. Se qualcuno la pensa diversamente, peggio per lui. Ma dovrebbero vivere certe situazioni per capirle e saperne un po’ di più prima di fare certi commenti. Se devo essere franco, me ne frego dei detrattori. Mi sono messo troppa pressione addosso. Guardando positivamente al futuro, penso che questa situazione ci farà essere più forti in futuro, perché abbiamo imparato quanto sia difficile vincere in MotoGP. Non basta fare il minimo indispensabile, bisogna fare di più per vincere il titolo. E non solo il pilota, ma tutti i componenti della squadra.

Joan Mir, pilota team Suzuki Ecstar

Che poi, se non dovesse funzionare neanche nel 2022 con Suzuki, Mir potrebbe decidere di cambiare squadra. Voci parlano di un interessamento di HRC, anche se il loro primo obiettivo sembra essere Fabio Quartararo.

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Riccardo Zoppi

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