Il 2022 è ormai alle porte e i team di F1 sono al lavoro per la prossima era del Circus; un salto nel buio quello atteso nella prossima stagione sia per gli addetti ai lavori che per tutti gli appassionati. La speranza è quella di avere un campionato combattuto come quello che il 2021 ha regalato, magari con più team a contendersi podi e titoli mondiali; la scuderia più attesa al banco di prova è ovviamente la Ferrari, ottimista sul proprio lavoro e con quasi tutti i pezzi del puzzle a posto. La nuova Rossa di Maranello sarà infatti svelata a metà febbraio; nel frattempo la Ferrari ha comunicato che Giovinazzi e Schumacher saranno i piloti di riserva nel 2022.
Ferrari 2022: Schumacher e Giovinazzi si divideranno il ruolo di riserve
Il calendario di F1 2022 sarà composto da 23 GP, gli stessi che erano previsti per la stagione conclusasi con la vittoria di Verstappen ma che la situazione legata al Covid non ha permesso. La pausa invernale che porterà l’avvento della nuova era del Circus, servirà ai team per mettere insieme gli ultimi pezzi dei puzzle che comporranno il 2022; tra nuove vetture, nuovi regolamenti e motori congelati, le sfide in campo saranno infatti molte.
La scuderia più attesa è quella di Maranello che, dopo gli ultimi due anni non passati tra i top della classifica, è chiamata ad un grande ritorno in pista. Le parole rilasciate nel corso di questa stagione sia dai piloti che dal team principal hanno dato delle buone speranze; il progetto 674, quello della prossima Ferrari, sembra infatti aver risposto bene alle esigenze di un team che vuole tornare a lottare per i due titoli in palio. Nell’attesa di vedere la prossima Rossa in pista, il team di Maranello ha scelto due piloti di riserva per il 2022, dando fiducia ad Antonio Giovinazzi e al giovane Mick Schumacher.
Mattia Binotto e la fiducia nei suoi piloti di riserva
Il team principal Mattia Binotto si è mostrato molto fiducioso in quello che sarà il prossimo progetto della Ferrari; dall’orgoglio di quella da lui definita come la miglior coppia di piloti in pista, ai due di riserva che eventualmente sostituiranno Leclerc e Sainz in caso di indisposizione. Binotto, come riportato da Motorsport.com, ha motivato entrambe le scelte fatte, spiegando che Giovinazzi e Schumacher si divideranno i 23 GP previsti.
Sappiamo che Antonio l’anno prossimo non guiderà una F1; ma rimarrà con noi come pilota di riserva e sarà con la squadra quando non sarà libero dalla Formula E. È stata pianificata la sua presenza in 12 weekend di gara in cui sarà a disposizione sia della Ferrari che di Alfa Romeo e Haas, quindi i nostri team clienti. La nostra speranza è quella di riuscire a trovare un sedile per Antonio in F1 nel 2023; dovrebbero esserci undici contratti in scadenza al termine della prossima stagione, quindi potrebbero nascere delle opportunità . Non è scontato e al momento è importante averlo con noi; Antonio sarà presente anche a Maranello per prepararsi al meglio con il simulatore.
Mattia Binotto
Nelle gare in cui Antonio non sarà disponibile, il nostro pilota di riserva sarà Mick. Quindi, in caso di evenienza anche se speriamo di non averne mai bisogno, lascerà il suo sedile Haas per salire sulla Ferrari. Abbiamo scelto Mick perché, oltre che essere parte della Ferrari Driver Academy, sta portando avanti un buon percorso di crescita. Nel 2021 ha fatto molto bene, soprattutto nell’ultima parte di stagione, avvicinandosi molto alle vetture che lo precedevano. Nel corso dell’anno è cresciuto molto come velocità e nel 2022 sarà in pista con la nuova generazione di monoposto, un’occasione molto importante nell’ottica di un suo coinvolgimento in caso di necessità .
Mattia Binotto
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