Il ruolo di Mattia Binotto è sempre più a rischio in Ferrari. Bisogna portare a casa dei risultati e alla svelta, anche se per Binotto non è facile ricoprire un ruolo che non è il suo per natura. Ecco le parole di Cesare Fiorio, ex Direttore Sportivo Ferrari, sulla figura dell’ingegnere svizzero in esclusiva per noi.
Mattia Binotto è un responsabile sotto mentite spoglie
Mattia Binotto vivrà il suo quarto anno da Team Principal della Ferrari, ma sarà l’ultimo? I rischi sono tanti e di risultati eccelsi, il buon Mattia, non ne ha portati tantissimi a Maranello, tutt’altro. Possiamo contare l’incapacità nel gestire due piloti come Sebastian Vettel e Charles Leclerc, il fallimentare progetto della SF1000 ed il suo quasi inesistente appeal nei confronti della stampa in un mondo come la Formula 1, dove l’approccio mediatico e la capacità di riuscire a tenere testa ai rivali conta tantissimo e lo si può notare dagli accesi confronti tra Toto Wolff e Christian Horner.
Un Mattia Binotto cattivo, con tanto cazzimma come è solito dire nella magica Napoli, non l’abbiamo mai visto e mai lo vedremo. Perché? Perché il buon Mattia ha una forte carenza: la personalità (molto passiva). Sebbene Binotto si trovi inevitabilmente tra l’incudine e il martello per la situazione in cui verte la Ferrari in questo periodo storico nel mondo delle corse di Formula 1 – perché invece nel mondo GT la Rossa è imbattibile come non mai – le scusanti ormai sono davvero poche ed iniziano a stare strette.
Il 2022 del Direttore Sportivo, recentemente confermato per il suo ruolo, sarà un anno cruciale. Nella prossima stagione di Formula 1, in cui i nuovi regolamenti e le nuove monoposto renderanno il campionato quanto più alla pari per tutti i piloti e team, Mattia Binotto è chiamato a portare in pista una Ferrari vincente che sarà capace di battagliare per i primi posti in campionato senza rimandare alla prossima stagione.
Le parole di Cesare Fiorio sul ruolo di Mattia Binotto
A parlare in esclusiva per noi è Cesare Fiorio, una persona che del ruolo che ricopre Binotto conosce il più piccolo segreto poiché l’ex rallista è stato Direttore Sportivo della Ferrari dal 1989 al 1991.
Binotto è sicuramente un motorista imprestato a fare il Direttore Sportivo. Ha vestito dei panni che non gli appartengono in quanto lui nasce come progettista ed ingegnere, ci ha messo del tempo ad entrare nell’ingranaggio di questo sistema non facile e vedremo come se la caverà durante la prossima stagione.
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