Jorge Martin nel suo anno da rookie ha dimostrato da subito adattamento e facilitร di comprensione della sua Ducati Desmosedici GP21 del team Pramac Racing. Una vittoria, tre podi e quattro pole position il bottino del suo esordio nella classe regina. E ora pensa in grande.
Le parole di Martin sul suo futuro in Ducati
Tra le fila della Ducati in classe regina il talento non manca. Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Jack Miller, Johann Zarco, Luca Marini e Jorge Martin giร lo scorso anno hanno dimostrato come la Ducati sia ormai una moto versatile, amata da tutti i piloti. Il prossimo anno si aggiungeranno altre due Desmosedici nello schieramento, quelle di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi.
La concorrenza per i due posti nel team ufficiale per il 2023 sarร serrata e la prossima stagione delineerร con ogni probabilitร la line-up della squadra ufficiale. Tra i pretendenti Jorge Martin, che ha sicuramente le carte in regola per vestirsi di rosso. Queste le sue ambizioni raccontate a The-Race.com.
La prima vittoria di Pramac in 25 anniโฆ Mi sentivo una rock star in quel periodo dellโanno. Se facciamo unโ0ttima preseason, se riesco a capire un poโ meglio la moto, se riesco a concentrarmi un poโ di piรน sul mio stile, allora possiamo lottare per i primi cinque. Sono realista, lโobiettivo รจ di essere nel team ufficiale entro il 2023
Martin-Ducati: amore a prima vista
Il team Pramac Racing รจ di fatto il junior team della Ducati. Basti pensare che gli attuali due piloti della squadra ufficiale sono stati promossi entrambi nel 2021 dopo l’esperienza nel team italiano.
Pramac sa coccolare i propri piloti e il rapporto tra lo spagnolo e la squadra ha avuto subito esiti positivi. Un’alchimia che ha portato Martin a conquistare la sua prima vittoria, tre podi e quattro pole position. Bisogna anche considerare che “Martinator” รจ rimasto fuori dalle corse per un brutto incidente occorso a Portimao all’inizio della stagione 2021.
Martin ha parlato delle differenze nel lavorare con i giapponesi rispetto agli italiani.
Laย differenza principale nei team risiede nella nazionalitร di chi ci lavora. Dipende se sono giapponesi o italiani o di altri posti. Ma รจ bello lavorare con gli italiani, perchรฉ sono molto veloci e hanno sempre buone soluzioni. Forse non sempre buone, ma veloci, ed รจ importante provare le cose ed essere preparati per ogni situazioneโฆ Penso che lo stile italiano sia piรน simile allo spagnolo, piรน mediterraneo, piรน affettuoso con le persone e si adatta di piรน al mio tipo di personalitร
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Simone Massari