Petrucci
Danilo Petrucci sfortunato alla sua prima Dakar della vita visto che dopo il guasto di ieri ha perso tutti gli effetti personali

La sfortuna sembra vederci bene e ha preso di mira il povero Danilo Petrucci, che dopo il guasto di ieri alla sua KTM, si è scoperto che ha perso anche tutti gli effetti personali. Il ternano ha perso soldi, carta di credito, telefono, passaporto e patente.

Petrucci sfortunato

Più che in Arabia Saudita, Danilo Petrucci avrebbe dovuto fare una capatina al santuario di Lourdes. Una “prima volta” alla Dakar stregata per il ternano che sembra non riuscire a viversi la sua esperienza in totale serenità.

Dopo la falsa positività e il guasto tecnico nello stage 2, arriva la beffa finale per l’ex pilota Ducati. Successivamente il guasto occorso al KM 115 della seconda tappa, il ternano ha controllato nel giubbotto di avere ancora tutti gli oggetti personali. In un tratto il mondo deve essergli crollato addosso, non trovando più soldi, smartphone, passaporto, patente e carta di credito. “Petrux” prova a scherzarci su:

Volevo telefonare a Davide (Cotimbo, il suo meccanico in KTM; n.d.r.)ho aperto la tasca del giubbetto dove dovevano esserci telefono, passaporto, patente, soldi e carta di credito e invece non c’era più nulla. Così adesso sono rimasto senza niente, mi toccherà prendere la cittadinanza qui.

Dopo il “Jolly” giocato (regola che da quest’anno permette di proseguire la corsa anche se avviene un ritiro), Petrucci è ripartito con una penalità di 11 ore e 30 minuti, dato che compromette la sua gara.

Non eravamo qui per i risultati, però ci eravamo gasati tutti, io soprattutto. Ci riproveremo.

La gara del “Petrux”

Fino al fatidico km 115 che ha visto la KTM 450 abbandonare il proprio alfiere, Petrucci si stava comportando egregiamente. Dopo il 13esimo posto nello stage 1, Petrucci stava recuperando terreno nella seconda gara, raggiungendo la quinta posizione. Poi la sua moto si è spenta sul più bello. Così Petrucci ha raccontato la sua prima esperienza in Dakar alla Gazzetta dello Sport.

Fino a quel momento era bellissimo, era una speciale velocissima, avrò fatto 20-30 chilometri a gas aperto a 150 chilometri orari. Poi, nel cambiare serbatoio dal davanti a dietro non so cosa è successo, si è rotto un fusibile, come abbiamo scoperto quando siamo tornati al bivacco.

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Simone Massari

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