presentazione Ferrari 2023
Attenta analisi tecnica della Ferrari F1-75 presentata a Maranello. Scopriamo le innovazioni del muso modulare e delle pance.

Analisi tecnica e focus sulle zone di maggior rilievo della Ferrari F1-75. Scoviamo la zona del muso modulare, il sistema dell’ala posteriore, sistema push e pull-rod e l’innovativa zona delle pance.

Innovazione di un progetto accurato e meticoloso

Tra tutte le vetture 2022 mostrate fino adesso, la Ferrari F1-75 mostra senza dubbio l’interpretazione più singolare mai realizzata del nuovo regolamento tecnico. Alcune delle sue caratteristiche distintive includono un muso appuntito e modulare, un’ala anteriore praticamente priva di curve, una presa centrale triangolare, prese laterali lunghe e sottili. Scopriamo assieme tutti questi dettagli!

La novità più grande risiede nel muso modulare della F1-75

Ferrari si portava dietro lo stesso musetto dal lontano 2016. Un pezzo poco innovativo che già quando nacque sembrava antiquato. Con la F1-75, grazie ai nuovi regolamenti tecnici, il muso della sessantottesima monoposto non solo è diverso, ma appare anche rivoluzionario rispetto quello delle monoposto presentate fino adesso.

La genialità è il nuovo muso modulare che, invece di avere un’unica sezione del muso, è stato diviso il suo design in due elementi separati. Verso il telaio principale c’è l’elemento strutturale (contornato in rosso della livrea) che è omologato per superare i crash test obbligatori FIA, che la Ferrari ha debitamente superato lo scorso dicembre. Tuttavia, davanti a quello c’è una parte completamente separata dal profilo del muso principale che scende per attaccarsi all’ala anteriore. Questo può essere visto in blu nell’immagine qui sotto.

analisi tecnica Ferrari F1-75
Approfondimento musetto modulare Ferrari F1-75 – Photo Credit: Ferrari Media Centre/Edit: autore

Avere questo elemento separato dalla parte omologata significa che alla Ferrari viene offerta maggiore libertà per poterlo cambiare e modificare senza dover passare attraverso il lungo e costoso processo di nuovi crash test.

Ala posteriore con doppio pilone per ridurre il drag

Particolari innovazioni sono presenti anche nella zona dell’ala posteriore. Questa è sorretta da due piloni molto arrotondati affinché possano ridurre il drag senza generare vortici d’aria che possono inficiare durante la corsa. L’ala posteriore è rinominata “a cucchiaio” con una zona più piatta al centro. Particolare anche la zona del DRS dove è presente un soffiaggio che non si congiunge con le due paratie.

Analisi tecnica ferrari ala posteriore
Analisi ala posteriore Ferrari – Photo Credit: Ferrari Media Centre/Edit: autore

Sospensioni push-rod e pull-rod

La sospensione posteriore è a schema pull-rod con il tirante che si infulcra più avanti rispetto a quello della SF21 a riprova di una scatola della trasmissione che contiene i cinematismi di disegno totalmente nuova. I tecnici della Scuderia non sembrano aver cercato soluzioni particolari in quest’area, come hanno fatto altre squadre, soffermandosi su aree totalmente diverse.

Analisi Ferrari F1-75 zona push-rod
Analisi Ferrari F1-75 zona push-rod – Photo Credit: Ferrari Media Centre/Edit: autore

All’anteriore la sospensione resta push-rod: i triangoli sono carenati da cover in carbonio piuttosto appariscenti con chiare funzioni aerodinamiche.

Zona delle pance rivoluzionaria

Oltre al musetto, la parte più estrema della Ferrari F1-75 risiede nella zona superiore delle pance. Queste presentano un canale studiato proprio per favorire l’ingresso di flussi verso il posteriore, in particolare nella zona del beam wing dove si uniscono i flussi d’aria che escono dai canali di Venturi sul fondo e quelli della sovrascocca. Inoltre, possiamo notare le branchie, viste in Aston Martin AMR22 ma decisamente diverse da quest’ultime, utilizzate per smaltire il calore in uscita dai radiatori, accelerando il flusso d’aria.

Zona pance Ferrari F1-75
Zona pance Ferrari F1-75 – Photo Credit: Ferrari Media Centre/Edit: autore

SCHEDA TECNICA FERRARI F1-75

Power unit 066/7
Cilindrata 1600 cc
Regime di rotazione massimo 15.000
Sovralimentazione Turbo singolo
Portata benzina 100 kg/hr max
Configurazione V6 90°
Alesaggio 80 mm
Corsa 53 mm
Valvole 4 per cilindro
Iniezione Diretta, max 500 bar

Sistema ERS
Configurazione Sistema ibrido di recupero dell’energia attraverso motogeneratori elettrici
Pacco batteria Batterie in ioni di litio dal peso minimo di 20 kg
Capacità massima pacco batterie 4 MJ
Potenza massima MGU-K 120 kW (163 cv)
Regime di rotazione massimo MGU-K 50.000 giri minuto
Regime di rotazione massimo MGU-H 125.000 giri minuto

Vettura
Peso complessivo con acqua, olio e pilota 795 kg
Telaio in materiale composito a nido d’ape in fibra di carbonio con protezione halo per l’abitacolo Carrozzeria e sedile in fibra di carbonio
Differenziale posteriore a controllo idraulico
Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo (anteriore e posteriore) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori
Cambio longitudinale Ferrari a 8 marce più retro
Sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod)
Sospensioni posteriori a tirante (pull-rod)
Ruote anteriori e posteriori: 18”

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Raffaello Caruso

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