gabarrini bagnaia
Il capotecnico italiano ha commentato i miglioramenti fatti da Bagnaia nell'ultimo anno.

Cristian Gabarrini è il capotecnico di Bagnaia da quando l’italiano è approdato in MotoGP. Un lavoro iniziato nella struttura Pramac e che poi si è trasferito in quella factory. Dopo tre anni insieme, ora la coppia si appresta ad affrontare la quarta stagione sulla Ducati GP22. I presupposti, visto il finale della scorsa stagione, non possono che essere buoni.

Gabarrini paragona certe azioni di Bagnaia a quelle di Casey Stoner

Cristian aveva già lavorato in Ducati al fianco di Stoner, portandolo nel 2007 a vincere il titolo mondiale. Dopo essere passato in Honda sempre con l’australiano, il marchigiano (originario di Senigallia) è tornato a Borgo Panigale. Qui ha lavorato con Jorge Lorenzo e poi, dal 2019, con Bagnaia. Alla vigilia della loro quarta stagione insieme, ecco cosa ha dichiarato il capotecnico del numero 63 a Motomatters:

Per gestire la gomma, prima di tutto bisogna conoscerla. Il comportamento non è sempre uguale: dipende da temperatura, pista, dal tipo di gomma, dalla carcassa Michelin ecc. C’è bisogno di tempo per provare soluzioni e ottenere dati da elaborare. In MotoGP devi spingere subito, appena esci dai box. Non è così naturale e facile da fare all’inizio. Soprattutto perché il modo migliore per mettere energia nella gomma anteriore è frenare molto forte. Stoner lo faceva, mentre all’inizio Pecco no. Ci abbiamo lavorato molto.

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Bagnaia a coloquio con il suo team nel corso dei test di Mandalika – Photo Credit: motogp.com

La progressione che ha fatto in tre anni è stata abbastanza normale, ma è migliorato molto di più nell’ultimo anno rispetto ai primi due. L’anno scorso ha usato una moto full factory e questo aiuta. Dall’altro lato, era il suo terzo anno in MotoGP. Aveva quindi imparato, fatto esperienza e anche tante cadute. Poi sappiamo anche che essere in un team ufficiale può aiutare anche dal punto di vista psicologico. Quindi, penso che la combinazione di questi fattori abbia contribuito a fargli compiere un passo enorme nell’ultimo anno.

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Riccardo Zoppi

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