La tradizione italiana nel Motomondiale ha sempre riservato grandi soddisfazioni agli appassionati. Nonostante ciò, il titolo della classe regina per un italiano manca ormai dal lontano 2009. Dodici anni di astinenza da quel nono ed ultimo acuto di Valentino Rossi sotto la pioggia di Sepang. Alla vigilia della stagione 2022, non solo le speranze italiane sono per forza di cose concentrate su Pecco Bagnaia, ma anche sulla fidata e amata compagna Ducati. Un ipotetico successo potrebbe segnare un evento epocale nella timeline dello sport italiano e mondiale.
Pecco Bagnaia e Ducati: amore destinato a durare (almeno fino al 2024)
L’Italia non vince in MotoGP dal 2009, la Ducati non ci riesce dal 2007. Fino ad oggi, la pattuglia tricolore ha più e più volte sfiorato l’impresa. In particolare modo dal 2014 al 2021, quando un pilota italiano ha sempre raggiunto il secondo posto in classifica alla fine del campionato. Otto stagioni in cui Rossi, Dovizioso, Morbidelli ed infine Bagnaia hanno quasi toccato il cielo con un dito. La storia di Pecco sembra ricordare a tratti quella di Dovizioso. Pilota italiano in sella ad una moto italiana e un sogno nel cuore. Un sogno che, dopo quanto vissuto nel 2021, ora sembra sempre più a portata di mano.
Grazie a Dovizioso, a Pirro e alla grande innovazione tecnica che stanno portando avanti a Borgo Panigale; la Ducati è passata da essere la moto degli incubi a quella più ambita del paddock. Sfortunatamente, per un motivo o per l’altro, il forlivese non ha mai coronato il suo percorso con la Rossa. Anzi, le due parti non si sono lasciate felicemente. Con Bagnaia il discorso sembra differente. I due si vogliono, si amano, l’intesa è immediata e l’attrazione quasi magnetica. Ormai Bagnaia è sinonimo di Ducati e Ducati è sinonimo di Bagnaia. Nonostante un apprendistato in Pramac a tratti molto travagliato, le due parti si sono sempre sostenute in tutto. Insomma, tutto fa presagire che sia arrivato il momento adatto per raccogliere i frutti di tanti investimenti.
I punti chiave della stagione 2022: ecco le frecce all’arco di Pecco Bagnaia
Bagnaia ha dalla sua i risultati con cui ha chiuso la stagione 2021: cinque pole position e quattro vittorie nelle ultime sei gare dell’anno. Un dato che parla chiaro: l’italiano è preciso, meticoloso ed esigente nel corso delle prove; velocissimo e confidente quando si tratta della qualifica; cinico e tattico in ottica gara. Il 63 è, in poche parole, maturo e in procinto di intraprendere la definitiva un’ascesa sportiva. Gli errori della prima metà di stagione sono evaporati col passare dei mesi. Pecco conosce alla perfezione la sua Desmosedici, sa cosa gli serve per essere veloce in sella e ne porta avanti lo sviluppo dettando la strada. Il pilota di punta è lui, senza discussione. Poi la Rossa di Borgo Panigale tecnicamente è invidiabile: top speed, frenata, ingresso curva e accelerazione sono i punti forti.
Il turning è migliorato moltissimo, ma per filosofia non potrà mai essere come Yamaha e Suzuki. Sull’aerodinamica è la moto di riferimento e la specifica 2021 è stata ulteriormente migliorata. L’affiatamento con le Michelin, sia per il pilota che per la moto, è eccellente: Ducati e Bagnaia hanno di pari passo scovato i segreti della gomma francese ed imparato a sfruttarli al massimo. Egli inoltre sa come gestire la pressione di essere uno dei pretendenti al titolo, avendo già vinto un campionato in Moto2. La MotoGP è si un’altra questione, ma la consapevolezza di Pecco (osservandolo nel metodo di lavoro e nelle dichiarazioni post test) trasmette grande tranquillità e serenità.
Il rinnovo di contratto: un’arma su cui quasi nessuno può contare
L’aspetto che però lo può far entrare in una sorta di comfort zone è una consapevolezza fondamentale: il rinnovo del contratto. Dei suoi avversari solo Marc Marquez e Brad Binder (contratto fino al 2024), insieme a Franco Morbidelli (contratto fino al 2023), sono certi di un posto oltre questa stagione. Quartararo, Mir, Rins, Vinales, Miller, Martin ecc. non possono godere (al momento) di questo status. Sembra una banalità e magari da qui al Qatar qualche altro tassello andrà al suo posto in chiave mercato. La certezza, però, di iniziare una stagione già sicuro di proseguire con Ducati può essere la chiave di volta. In passato la squadra italiana aveva sbagliato e mal gestito il rapporto coi piloti. Nelle ultime stagioni i vertici hanno invertito la rotta, dando luce ad un progresso tecnico e soprattutto mentale.
Tutti i pezzi del puzzle non attendono altro che essere incastrati: Pecco Bagnaia è consapevole più che mai delle sue capacità. Calmo, lucido, sicuro di sé, affamato, innamorato. Una nuova alba sembra destinata a nascere. Rossa fiammante come la sua Ducati e la “Nuvola Rossa” dei suoi supporters. Per tanti è l’erede di Rossi che potrebbe riportare l’Italia sul tetto del mondo. Paragoni impossibili a detta sua, che però inizia il 2022 da forte candidato al titolo MotoGP. L’obiettivo di una vita sulla sua moto dei sogni di quando era bambino. “La Speranza” italiana viaggia sull’asse Chivasso (dove è nato) – Tavullia (dove è cresciuto con la VR46 Riders Academy) – Borgo Panigale nel mezzo. Pecco è pronto a lottare e dimostrare, consapevoli anche noi tifosi ed appassionati di avere tra le mani una grandissima chance. GoFree Pecco, a riportar in alto la Ducati e tutta l’Italia intera.
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