Qualche giorno fa il prototipo Porsche LMDh ha mostrato per la prima volta i fari in pista, segno che lo sviluppo in vista del 2023 continua senza sosta. Nel frattempo, dopo i primi giri sul circuito privato di Weissach, la nuova LMDh è atterrata a Barcellona; nei test con i piloti Felipe Nasr e Dane Cameron sono stati percorsi ben 2000 km.
Porsche LMDh: 2000 km di test a Barcellona
Il lavoro è ancora lungo, ma la Porsche LMDh ha già portato a casa dei dati che fanno ben sperare in vista dell’omologazione di fine anno; la casa di Weissach ha infatti intenzione di partecipare nella nuova classe sia in IMSA che nel WEC a partire dal 2023.
I primi km macinati dal nuovo prototipo sono avvenuti a Barcellona; i piloti ufficiali Cameron e Nasr hanno infatti messo insieme giri su giri per raccogliere dati in modo da affinare l’insieme vettura. Entrambi i piloti hanno confermato i progressi fatti rispetto ai test funzionali effettuai sul circuito privato; Cameron in particolare ha parlato di miglioramenti costanti che hanno consentito un lavoro sempre in crescendo nel corso dei test in Spagna.
Porsche LMDh: obiettivo 24h di Dayotna
L’omologazione dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, motivo per cui i test per il prototipo LMDh sono già in atto; il debutto ufficiale dovrebbe infatti avvenire nella prossima 24h di Daytona, prevista a gennaio del 2023. Come riportato da Motorsport.com, sia il vice presidente di Porsche Motorsport che il responsabile del progetto LMDh hanno mostrato un forte entusiasmo.
I test in Spagna hanno rappresentato un passo molto importante; nei primi giri sulla nostra pista a Wissach ci siamo assicurati che le componenti di base del prototipo funzionassero, una cosa fonamentale. A Barcellona invece abbiamo iniziato lo sviluppo vero e proprio. Sono rimasto colpito dalla velocità con cui tutti i dipendenti coinvolti hanno collaborato; vorrei ringraziarli tutti.
Thomas Laudenbach, vice presidente Porsche Motorsport
Abbiamo completato i primi test su un circuito vero, arrivando a raddoppiare i km fatti in precedenza. Questo significa che abbiamo usato molto bene il tempo per questa fase molto intensa. Dal punto di vista organizzativo è stata un’altra sfida; non solo la macchina è progredita, ma anche i processi e la cooperazione interna. Ovviamente però la strada è ancora lunga.
Urs Kuratle, direttore progetto LMDh
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