A Mandalika si dovrebbe decidere se mantenere o meno l'abbassatore anteriore portato da Ducati sulle sue moto ufficiali

La decisione di eliminare il tanto discusso abbassatore anteriore progettato da Ducati e montato sulla GP22 potrebbe arrivare alla fine del weekend di Mandalika. Cinque costruttori su sei si sono detti favorevoli all’abolizione del cosiddetto “Front Ride Height Device” (FRHD).

Abbassatore anteriore Ducati: le parole di Beirer

Siamo appena al preludio della seconda gara della stagione, che già si pensa al futuro tecnico della categoria. Ducati negli ultimi anni è stata precursora di novità tecnologiche. Le appendici aerodinamiche prima e l’holeshot poi, sono state soluzioni che altri costruttori hanno adottato sulle loro moto.

abbassatore anteriore Ducati
Pit Beirer, boss KTM – photo credits: motogp.com

Il “Front Ride Height Device” invece ha fatto e fa storcere il naso agli avversari della casa di Borgo Panigale. Nella MSMA (Motorcycle Sports Manufacturers Association) cinque produttori su sei presenti in griglia sono sono dichiarati favorevoli all’abolizione dell’FRHD. A Speedweek.com, il boss KTM Pit Beirer ha spiegato il motivo di così tanta riluttanza verso questo congegno.

Ci sono già undici pulsanti sul manubrio per i piloti, basta. Inoltre, il sistema è azionato da un cavo, che è la tecnologia dell’età della pietra. Preferiamo concentrarci sul futuro e provare a iniziare a introdurre il “biocarburante” nel 2026 anziché nel 2027 e diventare CO2-free

La posizione di Yamaha

Speedweek.com ha riportato anche il parere di Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha. Il manager inglese ha portato altri spunti di riflessioni sul perché l’abbassatore anteriore di Ducati non debba essere confermato nella prossima stagione. Il problema di fondo sono gli innalzamenti dei costi e l’innalzamento della velocità massima, oltre che a confermare quello detto precedentemente da Beirer.

abbassatore anteriore Ducati
Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha – photo credits: motogp.com

Cinque dei sei costruttori sono molto d’accordo su questo problema con il dispositivo. La Ducati è il costruttore che utilizza il Ride Height Device da questa stagione. Tutti sono favorevoli a non utilizzare questo sistema. Uno dei motivi è che non vogliamo aumentare ulteriormente la velocità massima delle moto. In secondo luogo, non vogliamo aumentare i costi perché questi sviluppi tecnici senza fine portano tutti a costi aggiuntivi. Se questo dispositivo sarà consentito anche in futuro, ovvero dopo il 2022, ogni produttore sarà costretto a sviluppare un dispositivo simile e investire molti soldi. […] E questo rende davvero lo spettacolo migliore? Ne dubito. Sicuramente sta diventando più complicato. Più cose possono quindi andare storte, più dispositivi devono essere gestiti dai piloti. Per motivi di sicurezza, riduzione di velocità e costi, non sosteniamo il nuovo dispositivo

Quando si deciderà?

La decisione sull’abolizione o meno del dispositivo nel 2023 dovrebbe arrivare alla fine del weekend di Mandalika, come confermano le parole di Jarvis.

Vedremo cosa verrà fuori da queste discussioni nella MSMA e nel GPC. Penso che la decisione sul Front Ride Height Device verrà presa prima della fine del weekend del GP di Mandalika. Prima succede meglio è, quindi sappiamo da che parte andare

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Simone Massari

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