Valentino Rossi parla del suo ritiro e di cosa si aspetta dall'immediato futuro con l'esordio sulle quattro ruote

In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale, Valentino Rossi si racconta dopo il ritiro dalla MotoGP. Diversi i passaggi, dal ricordo delle sue rivalità storiche, alla sua prima gara della classe regina da pensionato, passando per la nascita della figlia e i nuovi obiettivi “a quattro ruote”.

La prima gara dopo il ritiro di Rossi

Per tifosi e non, vedere Valentino Rossi fuori dalla griglia di MotoGP in Qatar, al primo appuntamento stagionale, può aver fatto uno strano effetto. Al diretto interessato però, il fatto di non essersi trovato sullo schieramento non lo ha particolarmente disturbato, conscio di aver preso la miglior decisione nel 2021. E la prima gara l’ha vista con un’ospite molto speciale.

Ho pensato: “Che culo non essere là in pista”. Lo scorso anno tenevo molto a chiudere a Valencia in modo gioioso, e ci sono riuscito. Per cui ora mi ha dato gusto guardare i Gp dal divano. Sono un grande tifoso di moto, mi piace seguirle ovunque. E mi piace fare il tifo per i nostri piloti. Poi in pista c’è mio fratello, ci sono i miei amici. Il momento difficile è stato verso giugno, tra Barcellona e Assen, quando ho deciso di smettere. La prima gara l’ho vista in ospedale con Giulietta appena nata

I rivali di sempre

In 25 anni di carriera, Valentino Rossi ha dovuto battagliare con molti piloti arrembanti e giovani, come Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez tra i tanti. Il “Dottore” è stato anche nella posizione di essere il giovane scomodo che arrivava in classe regina a rompere le uova nel paniere ai piloti più blasonati. Tra questi c’era Max Biaggi, mai amato, ma che, secondo le parole di Rossi, il loro rapporto è più disteso.

Podio stagione 2002 con Rossi, Biaggi e Checa – photo credits: motogp.com

Grande riavvicinamento con Casey, che mi manda spesso messaggi dall’Australia, mi chiede della bambina, ci siamo anche visti. E riavvicinamento pure con Lorenzo, ormai è un amico, è venuto alla 100 km del Ranch, alla sera eravamo a ballare assieme. E persino riavvicinamento con Max. […] Io non ero nessuno e lui era il numero uno in Italia e uno dei più forti al mondo e ho cominciato a rompergli le scatole. Ero una carogna. Ma adesso tutto è passato, ci siamo riavvicinati. È stata una bellissima rivalità sportiva

La nuova “vita a quattro ruote” di Rossi dopo il ritiro

Abituato a gareggiare fin da piccolo, Valentino Rossi non se l’è sentita di concludere con il motorsport per sempre. Sarà un addio graduale, passando per il campionato Fanatec GT Challenge Europe che inizierà il prossimo weekend (qui gli orari). L’obiettivo di Rossi, che correrà con un Audi R8 del team WRT è capire il suo livello nel GT per ambire poi a partecipare alla 24h di Le Mans, tra le corse di auto più prestigiose al mondo.

rossi test paul Ricard 2022
L’Audi R8 LMS GT3 # 46 del team WRT nel corso dei test ufficiali al Paul Ricard – Photo Credit: WRT-W Racing Team Official Twitter Page

Sono curioso di vedere quello che riuscirò a fare: ora è di nuovo tutto bello, mi diverto quando guido la macchina, quando vado a fare i test. Cose che invece alla fine in moto ero un po’ stanco di fare. In fondo nasco come pilota di auto, ero sui kart da bambino, poi sono passato alle moto. Per fortuna… C’erano delle opzioni più facili, “di facciata”. Ma qui si cresce davvero, partecipano tutti quelli forti e non sarà semplice. Io corro con Audi, ci sono altre otto Case. Domenica a Imola ci saranno 52 auto e più di 150 piloti. Non so come faremo a starci… Voglio diventare un pilota forte, voglio capire più o meno dove posso arrivare e un giorno provare la 24 Ore di Le Mans

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Simone Massari

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