Il GP d’Olanda ad Assen ha chiuso la prima parte di stagione della MotoGP. Ora i piloti potranno riposare fino ad inizio agosto, quando saranno chiamati nuovamente a darsi battaglia su mitico tracciato di Silverstone. Se Pecco Bagnaia va in vacanza scrollandosi di dosso le critiche con una vittoria di carattere, chi ha impressionato in positivo è Aleix Espargaro e la sua Aprilia. La nota negativa, stranamente, è Fabio Quartararo insieme alla sue fedele Yamaha.
Aleix Espargaro dipinge un capolavoro nel GP d’Olanda ad Assen
Nel giorno di Bagnaia, che dopo la pole conduce la gara dalla prima all’ultima curva, è Aleix Espargaro il pilota migliore della domenica di MotoGP conclusa ieri. Dopo una sabato buono, ma senza lampi, Aleix si presenta già nel Warm Up della domenica con tutt’altro piglio. Scattato quarto, si porta subito alle spalle di Bagnaia fino a che Quartararo si stende e lo trascina con sé nella ghiaia in curva 5. La gara sembra compromessa, ma la punta di casa Aprilia si mette a martellare su un ritmo che avrebbe reso la vita difficile anche a Bagnaia.
Da 15° rimonta fino al 4° posto, dietro al suo compagno Vinales. In tutto ciò, all’ultima staccata dell’ultimo giro sorpassa due che sulla pinza del freno anteriore ci vanno giù pesante, ovvero Jack Miller e Brad Binder. In conclusione, 13 punti recuperati a Fabio Quartararo (ora a 21 punti di distanza) e speranze mondiali del tutto vive. Che bella questa coppia.
Primo zero per Quartararo e Yamaha non raccoglie punti ad Assen
Clamoroso a dirsi, ma Quartararo ha commesso un errore da principiante nel GP d’Olanda. Egli stesso definisce così il suo passo falso, dimostrandosi anche lui umano come tutti gli altri. La sua moto si rovina ed il francese pensa al ritiro, ma rientrato ai box il suo team lo rimanda in pista. La pioggia avrebbe potuto ridare speranze al Diablo, vista la possibilità di cambiare la moto da asciutto con quella da bagnato. Purtroppo il distacco era ormai superiore ad un giro di ritardo, quindi sarebbe stata comunque una mossa disperata. Fabio rientra un po’ contrariato e cade nello stesso punto, ma con un highside. Infortunio scongiurato e giornata storta per il Campione del Mondo, che rimane saldamente in testa alla classifica. Ciò che non meritava era il Long Lap Penalty da scontare a Silverstone, ennesima decisione errata di una Direzione Gara ormai allo sbaraglio.
Nel mentre Franco Morbidelli cade nel medesimo punto del suo compagno di squadra e Darryn Binder demolisce la sua M1. Chi “salva” la baracca è Andrea Dovizioso che conclude la gara al 16° posto. Senza El Diablo, la Yamaha si dimostra vuota portando a casa zero punti proprio come aveva fatto la Honda in Germania. Con questi eventi, sembra sempre più evidente che la Yamaha abbia costruito una moto vincente. Il problema è che lo è con un solo pilota. La strategia paga, perché Quartararo ha già vinto un titolo e potrebbe ripetersi quest’anno. Un modo di fare in stile Honda con Marc Marquez che ora, in sua assenza, raccoglie solo bocconi amari. Forse dovrebbero pensarci anche ad Iwata.
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