Nelson Piquet Hamilton insulti razzisti
Nelson Piquet si scusa con Lewis Hamilton, ma afferma che la parola razzista da lui utilizzata è stata mal tradotta dal portoghese brasiliano all'inglese.

Nelson Piquet si è scusato con Lewis Hamilton per il linguaggio usato nei commenti sul pilota Mercedes, ma ha insistito sul fatto che non c’era alcun intento razziale dietro le sue parole, ma che si è trattato di un errore di traduzione dal portoghese brasiliano all’inglese, definendolo un termine colloquiale utilizzato in Brasile.

Nelson Piquet si pente delle parole dette a Hamilton

La settimana del GP del Regno Unito è iniziata con le dichiarazioni razziste che Nelson Piquet ha fatto nei confronti di Lewis Hamilton durante un’intervista fatta lo scorso anno. L’intervista in questione risale al GP del Regno Unito della scorsa stagione di F1 in cui il campione brasiliano ha esternato una parola razzista quando ha descritto Hamilton, appuntamento del mondiale in cui il pilota Mercedes si è scontrato con Max Verstappen, il fidanzato della figlia di Piquet, Kelly.

daniele di amato mercedes
Photo Credit: Mercedes F1 Official Media Site

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Critiche diffuse sono state rivolte al tre volte campione da tutti gli angoli dello sport, con squadre e piloti che si sono radunati a sostegno di Hamilton. Lo stesso Hamilton ha risposto chiedendo il cambiamento e un passaggio da “mentalità arcaiche”. Ma Piquet ha negato qualsiasi intenzione di usare un linguaggio razzista, sostenendo che la traduzione dal portoghese brasiliano all’inglese ha distorto i suoi commenti.

“Vorrei chiarire le storie che circolano nei media su un commento che ho fatto in un’intervista l’anno scorso. Quello che ho detto è stato mal pensato e non mi difendo, ma chiarirò che il termine utilizzato è ampiamente e storicamente usato colloquialmente nel portoghese brasiliano come sinonimo di ‘ragazzo’ o ‘persona’ e non ha mai avuto lo scopo di offendere”.

Nelson Piquet Hamilton
Photo Credit: Mercedes-AMG Media Center

“Non userei mai la parola di cui sono stato accusato. Condanno fermamente qualsiasi suggerimento che la parola sia stata usata da me con l’obiettivo di sminuire un pilota a causa del colore della sua pelle. Chiedo scusa con tutto il cuore a chiunque sia stato colpito, incluso Lewis, che è un pilota incredibile, ma la traduzione in alcuni media che ora sta circolando sui social media non è corretta. La discriminazione non ha posto nella F1 o nella società e sono felice di chiarire i miei pensieri al riguardo”.

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Raffaello Caruso

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