Il team Aston Martin si presenta in Ungheria con una nuova ala posteriore molto diversa e innovativa rispetto a quella usata nelle ultime gare, come riportato da Piergiuseppe Donadoni di Formu1a.uno. La nuova aggiunta della squadra inglese non passa inosservata e potrebbe dare spunto a nuove creazioni ai team che occupano la zona centrale della classifica e non solo.
L’analisi della nuova ala posteriore Aston Martin
Un passo in avanti riguardando al passato, così l’Aston Martin decide di presentarsi in Ungheria con una nuova ala posteriore che prende spunto dal regolamento del 2021 e che sfida quello di quest’anno. Sicuramente le altre squadre non staranno a guardare e se dovesse rivelarsi una buona soluzione quella introdotta dal team di Lawrence Stroll, è possibile che anche altri team sviluppino qualcosa di simile, budget cap permettendo.
La nuova ala posteriore dell’Aston Martin presenta la parte del mainplane superiore che si posiziona nel blocco solido dell’ala posteriore, mentre le paratie laterali sono caratterizzate da un profilo molto spesso che fa da barriera e contenitore per i flussi aerodinamici. Proprio quest’ultimi caratterizzano la novità principale di questa nuova ala posteriore.
Aston Martin non è l’unico team che ha portato aggiornamenti in Ungheria, un circuito piuttosto atipico dove farlo (soprattutto per questione legate al trasporto dei materiali), ma anche Haas si è presentata con solo una vettura (quella di Magnussen) rivoluzionata e molto simile alla Ferrari. Staremo a vedere quali scelte pagheranno e se potremo assistere a delle sorprese in questo weekend ungherese.
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