Porsche 963 lmdh
La Porsche 963 LMDh è la nuova vettura con cui la Casa tedesca sferrerà l'attacco alla 24 Ore di Le Mans. Potremmo definirla una "anomalia" vincente?

La Porsche 963 LMDh segna il ritorno della Casa di Weissach nel grande Endurance internazionale. Una “anomalia” tecnico-regolamentare che va a costituire un caso unico nella storia di Porsche. Approfondiamo nel dettaglio le caratteristiche della neonata di Stoccarda.

Porsche 963 LMDh, la nuova “arma” per sferrare l’attacco alla 24 Ore di Le Mans

Il mondo delle vetture Prototipo sta attraversando ed attraverserà un periodo di profondi mutamenti. La nascita delle Le Mans Hypercar e LMDh (acronimo di Le Mans Daytona hybrid) è il primo tassello inteso a rinnovare il panorama delle biposto destinate alle più importanti competizioni Endurance internazionali. Porsche, con la nuova 963, ha deciso di entrare a far parte di questo nuovo corso che conduce, inevitabilmente, all’agognato ritorno in quel di Le Mans.

La Porsche, come sappiamo, ha aderito al programma LMDh, classe congiuntamente concepita da IMSA (International Motor Sports Association) e ACO (Automobile Club de l’Ouest). Le LMDh potranno, pertanto, partecipare a competizioni WEC (World Endurance Championship) e IMSA, andando a formare la top class di entrambi i campionati assieme alle Le Mans Hypercar.

Nella sostanza, i Prototipi LMDh saranno una variazione sul tema degli odierni (e fallimentari) DPi (Daytona Prototype International). Parimenti ai DPi, infatti, anche le nuove vetture LMDh dovranno, per regolamento, adottare scocche LMP2, i cui costruttori (Onroak Automotive, Oreca, Dallara e Riley Tech/Multimatic) sono stati selezionati da ACO a partire dalla stagione 2017.

Porsche 963 LMDh vista dall'alto
Photo Credits: Porsche Newsroom

Una classe, dunque, all’insegna di un non velato “pauperismo” tecnico. IMSA riponeva grandi aspettative nella classe DPi; questa, invece, si è rivelata un insuccesso totale: pochi e in maniera con continuativa i costruttori impegnati nella classe regina IMSA. L’introduzione della LMDh, tuttavia, può invertire questa tendenza.

Il successo nel WEC e alla gara simbolo – la 24 Ore di Le Mans – ha e sta ingolosendo numerosi costruttori, consapevoli del fatto che si può ambire ad importanti successi schierando una vettura a “basso costo”: Porsche, BMW, Lamborghini, Cadillac, Alpine e Acura hanno già svelato o annunciato i rispettivi programmi LMDh.

ACO e IMSA, dunque, porranno sul medesimo livello prestazionale Le Mans Hypercar e LMDh. Vetture, tuttavia, assai diverse tra loro. Se da un lato le Hypercar sono frutto di regolamenti tecnici decisamente più liberi e in linea allo spirito e alla tradizione Endurance, dall’altro abbiamo vetture assai più semplici, delle LMP2 personalizzate nell’aerodinamica e nel motore.

Ad equiparare (al ribasso) le prestazioni di Hypercar e LMDh inteverrà il solito, famigerato Balance of Performance, autentico spauracchio che aleggia minaccioso su tutto il panorama del motorsport contemporaneo.

Non escludiamo che questa abbondanza di Case e costruttori impegnati nel WEC e IMSA possa trasformarsi – alla luce di un BoP proverbialmente causa di malcontenti e litigi – in un boomerang a sfavore di ACO e IMSA. Insomma, detto francamente: non crediamo faccia piacere ad un team impegnato con le ben più esasperate e costose Hypercar (da Toyota a Ferrari, da Peugeot a Glickenhaus) che Le Mans possa essere vinta da una LMDh…

Eventuali e verosimili battaglie politiche a parte, Porsche è la prima Casa a mostrare la propria LMDh in azione. La Porsche 963 è già realtà.

Caratteristiche tecniche della Porsche 963 LMDh

Nata attorno alla scocca realizzata dalla Multimatic (e già in linea coi nuovi regolamenti LMP2 2025), la Porsche 963 presenta soluzioni ed una veste aerodinamica semplici, per non dire scolastiche.

Ma iniziamo dal “cuore” della 963, il motore. Si tratta di un 8 cilindri in V di 90°, 4600 cc di cilindrata, sovralimentato mediante due turbocompressori. I tecnici di Weissach hanno concepito tale propulsore a partire dal V8 aspirato installato a bordo della 918 Spyder, a sua volta derivato da quel prodigio tecnologico (V8 aspirato di 90° ma di 3400 cc) che azionava – tra il 2005 ed il 2010 – la mitica Porsche RS Spyder di classe LMP2. Al V8 endotermico si affianca una unità ibrida, standardizzata per tutte le LMDh, la quale può erogare potenza sulle suole ruote posteriori. Le vetture Le Mans Hyperca ibride, ricordiamo, possono presentare una trazione integrale non permanente. L’unità ibrida, pertanto, può fornire trazione alle ruote anteriori a determinate condizioni di velocità del veicolo.

La Bosch fornisce motogeneratore elettrico e inverter, Williams Advanced Engineering il pacco batteria, Xtrac la trasmissione (cambio sequenziale al volante a 7 rapporti). La potenza complessiva disponibile oscilla tra 653 ed il 707 CV: il delta prestazionale verrà, ovviamente, stabilito dal BoP. Allo stato attuale delle cose, la Porsche ha diffuso una potenza indicativa pari a 680-690 CV.

Porsche 963 LMDh rear
Photo Credits: Porsche Newsroom

Al livello aerodinamico, la Porsche 963 palesa soluzioni semplici e funzionali. Il fondo è quello delle LMP2. I costruttori potranno solo lavorare sugli strakes posti all’interno del diffusore. Una differenza, questa, sostanziale rispetto alle Le Mans Hypercar, le quali possono presentare un fondo ed un profilo estrattore posteriore di libera progettazione. 

Molto lineare il frontale, caratterizzato dalla presa d’aria “polifunzionale” (raffreddamento freni, ala/diffusore anteriore, ecc). L’aria proveniente dalla parte anteriore della vettura viene estratta a valle delle ruote anteriori, in corrispondenza delle fiancate. Qui, trovano posto le grandi prese d’aria orientate a freccia positiva preposte ad alimentare i tunnel radiatori. Il tetto è qualificato dalla presa d’aria a periscopio (alimentazione dei due Turbo) e da generatori di vortici in stile Toyota GR010 Hybrid.

Anche il retrotreno presenta soluzioni assai semplici. Esso è caratterizzato dalla ben disegnata pinna dorsale regolamentare, i terminali di scarico che sboccano nella parte alta della carrozzeria posteriore, le paratie di prossimità dell’ala posteriore raccordate alla carrozzeria stessa e la sezione d’uscita del profilo estrattore posteriore.

Porsche 963 LMDh side
Photo Credits: Porsche Newsroom

Le aperture regolamentari in corrispondenza delle ruote anteriori e posteriori sono ricavate, molto semplicemente, nella parte alta dei passaruota.

Per quanto concerne dimensioni e peso, anche in questo senso il regolamento tecnico impone misure e valori ben precisi e rigidi. Il passo è di 3148 mm (+/- 5 mm), l’altezza di 1060 mm, la larghezza è pari a 2000 mm, la lunghezza massima della vettura pari a 5100 mm. Il peso minimo, senza carburante e pilota, è pari a 1030 kg. Gli pneumatici, come da regolamento, sono forniti dalla Michelin.

Il BoP e ulteriori lavori di cesello attorno alla vettura renderanno più definitive le caratteristiche tecniche della Porsche 963, la quale – come da regolamento – potrà fare affidamento su una sola configurazione aerodinamica omologata.

Porsche 963 Goodwood Festival of Speed
Photo Credits: Porsche Newsroom

Come e più delle già eccessivamente “congelate” Le Mans Hypercar, le LMDh della nuova classe IMSA GTP saranno vetture ancor più serrate ed immobilizzate nei contenuti. Motivo per cui, le vetture LMDh appaiono tutte estremamente convenzionali, prive – cioè – di quelle sofisticazioni tipiche delle ormai abbandonate LMP1 e delle nuove Le Mans Hypercar. 

Come accennato, un siffatto regolamento ha invogliato molte Case. Una sorta di “ti piace vincere facile” ha destato l’interesse di Case. Case che, oggi, hanno sempre meno voglia di rischiare, bramando di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo.  

Porsche Motorsport affiderà, già a partire dal 2023, le 963 LMDh a fidati team, in forma ufficiale e privata: Penske, Jota (WEC) e JDC-Miller Motorsport (IMSA).

Una certa responsabilità sul groppone…

La Porsche/Multimatic 963 saprà raccogliere l’eredità delle sue illustri predecessore? Tecnicamente parlando, no. Una LMDh non sarà mai equiparabile – concettualmente e nei contenuti – ai Prototipi del passato, anche recente.

La Porsche ha scritto pagine memorabili di Endurance. Dalla 906 alla 910, dalla 908 alla 917, dalle 935 alle 936, dalla 956 Gruppo C alle 962 Gruppo C e IMSA GTP, sino ad arrivare alle più recenti 911 GT1, Porsche RS Spyder LMP2 e 919 LMP1.

Porsche 917
Photo Credit: Porsche Newsroom

Nella storia di Porsche, tuttavia, figurano anche vetture non 100% Porsche. Stiamo parlando delle TWR WSC95 e Porsche LMP1/98. Realizzate su telaio Astec-TWR, queste vincenti vetture Sport di fine Anni ‘90 sono figlie della Jaguar XJR-14 Category 1 e IMSA GTP del biennio 1991-1992. A seguito del ritiro di Jaguar dalle competizioni, il materiale è in parte acquisito dal Joest Racing. Mazdaspeed, nel 1992, aveva sfruttato le esistenti Jaguar XJR-14 per estrapolare le sue Mazda MXR-01 Category 1; il “nuovo” Prototipo è ritoccato da Nigel Stroud e motorizzato col V10 Judd 3500 cc in luogo dell’originario Cosworth V8.

Grazie al telaio XJR-14 #691, Joest e Porsche elaborano la TWR WSC95. Viene prodotto un secondo telaio (WSC95 #002). A spingere la ampiamente rimaneggiata “ex Jaguar” vi è il flat 6 Porsche 935/76, 3000 cc Turbo. La TWR WSC95 #691 si aggiudica le 24 Ore di Le Mans 1996 (Davy Jones/Alexander Wurz/Manuel Reuter), 1997 (Michele Alboreto/Stefan Johansson/Tom Kristensen) e la International Sports Racing Series Donington, gara inaugurale del FIA Sportscar Championship 1997. Nel 1998, sui telai #691 e #002, viene realizzata la Porsche LMP1/98, spinta dal flat 6 Turbo maggiorato a 3200 cc. La rinnovata biposto non saprà emulare i risultati colti dalla WSC95. Il 2° posto assoluto alla Petit Le Mans 1998 (Michele Alboreto/Stefan Johansson/Jörg Müller) rimane il miglior piazzamento colto dalla “meteora” LMP1/98.

Porsche 962
Photo Credit: Porsche Newsroom

Evidente, pertanto, la differenza tra l’attuale 963 e le WSC95 e LMP1/98. Nel caso della nuova 963, è il regolamento ad imporre l’uso di uno chassis LMP2. Nel caso delle TWR WSC95 e LMP1/98, al contrario, impiegare telai “non Porsche” è stata una libera scelta dei costruttori.

Una cosa appare certa: Porsche vorrà tornare a vincere le tre corse simbolo dell’Endurance mondiale: 24 Ore di Le Mans, 12 Ore di Sebring, 24 Ore di Daytona. Per farlo, si affida alla 963: basterà?

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Paolo Pellegrini

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