piastri mclaren
La FIA, tramite il comitato di controllo dei contratti, ha riconosciuto la validità di entrambi gli accordi di Piastri con Alpine e McLaren.

La vicenda che ha caratterizzato i primi giorni di pausa estiva nel mondo della F1 non è ancora giunta ad una conclusione. Il caso che ha coinvolto Oscar Piastri e i relativi contratti con Alpine e McLaren sembra infatti pronto a passare in tribunale; il comitato della FIA per il controllo dei contratti ha infatti ritenuto validi entrambi gli accordi, riponendo il verdetto finale in quella che probabilmente sarà un’azione legale.

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Caso Piastri, per la FIA valido sia il contratto con Alpine che quello con McLaren

Il mercato piloti della pausa estiva del mondiale di F1 si è rivelato non solo sorprendente, ma anche intricato. L’annuncio del ritiro di Vettel a fine stagione che ha portato alla firma di Alonso con Aston Martin ha infatti scatenato il caos. Alpine, rimasta con un sedile libero per il 2023, ha così deciso di annunciare ufficialmente la promozione di Oscar Piastri. Un comunicato che lo stesso pilota australiano ha poi smentito, dando il via ad una complicata e inaspettata situazione.

Il giovane campione di F2 2021, parte del programma giovani Alpine e pilota di riserva della stessa, ha infatti confermato che nel 2023 non correrà con il team francese. Secondo le indiscrezioni girate poco prima della sua promozione, il pilota australiano ha infatti pre-siglato un accordo con McLaren. Un arrivo a Woking che avrebbe come conseguenza la fine prematura del contratto tra McLaren e Daniel Ricciardo.

piastri obbligato in alpine
Photo Credit: Oscar Piastri Twitter

Negli scorsi giorni, il team principal della Alpine, ha parlato di risarcimento dovuto, visti i milioni spesi per preparare Piastri all’arrivo in F1; inoltre, Szafnauer ha dichiarato la buona fede nelle azioni del team, visti gli obblighi contrattuali del pilota. Una clausola che però sarebbe scaduta a fine luglio, lasciando Piastri libero da ogni vincolo in vista del possibile futuro in McLaren. Nella vicenda è dunque intervenuta la FIA che tramite il Contract Recognition Board, organo volto al controllo dei contratti, ha riconosciuto entrambi gli accordi come validi. La strada per Piastri verso Woking è dunque spianata, ma Alpine non sembra intenzionata a chiudere un occhio; per questo motivo, l’intera questione sarà probabilmente discussa in sedi legali prima che si possa porre la parola fine sull’intricata vicenda.

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Chiara Zambelli

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