Ferrari 2023 066/7
Scuderia Ferrari chiude il GP di Ungheria beffata da se stessa. Il peggior modo per andare in vacanza in attesa di una reazione a Spa.

Dopo l’epilogo del GP di Ungheria, la Scuderia Ferrari rischia seriamente di non riuscire ad ottenere il titolo iridato durante la “stagione promessa”. Tra sfortuna e scelte tecniche imbarazzanti, ripercorriamo l’ultima gara prima della pausa estiva disputata dalla blasonata casa emiliana.

Scuderia Ferrari ed il sogno mondiale infranto nel GP di Ungheria

La Scuderia Ferrari lascia Budapest con l’amaro in bocca per non essere riuscita a centrare il risultato al quale puntava alla vigilia dell’evento. La F1-75 ha sofferto le condizioni ambientali più fresche e la pista con scarsa aderenza, mettendo in difficoltà Charles Leclerc e Carlos Sainz a livello di passo gara, che però non è stato avvertito dallo stesso monegasco durante la conferenza stampa post gara.

GP Ungheria Ferrari Leclerc
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Centre

Charles è andato in difficoltà soprattutto con gli pneumatici hard montati al giro 40, una scelta insensata visto che Alpine ha dimostrato come non fossero gomme adatte alla pista e che non avrebbero dato uno stint performante, cosa che ha dimostrato Leclerc il quale è stato indifeso durante gli attacchi dei rivali dopo che nella prima parte di corsa era stato protagonista e si era portato al comando sorpassando George Russell con una splendida manovra in curva 1 al giro 31.

GP Ungheria Leclerc
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Centre

Il monegasco ha poi effettuato una sosta ulteriore per concludere la corsa sulle Soft giungendo sesto. Carlos ha invece effettuato i primi due stint con gomma Medium risultando competitivo e cercando di allungare il secondo stint. Nel finale però, con Soft usate, non ha avuto un buon passo, così non è riuscito ad attaccare Russell e ha dovuto subire il sorpasso di Lewis Hamilton che aveva gomme Medium nuove dovendosi accontentare del quarto posto. La scelta strategica giusta sarebbe stata quella di iniziare la gara con gomma rossa e passare ad un doppio pit-stop con gomma gialla. Mentre la strategia adottata da Ferrari con Leclerc (gialla-bianca-rossa) non era minimamente consigliata dalla stessa Pirelli.

LEGGI: “Binotto spiega la strategia adottata in Ungheria”

Con la tappa ungherese, tredicesimo su ventidue appuntamenti del lungo e faticoso mondiale di Formula 1, la Scuderia Ferrari si dimostra incoerente. Il team ha iniziato brillantemente la stagione perdendosi poi per strada durante le ultime gare; la prima metà del campionato è stata un’altalena di emozioni positive e negative, senza trovare una fase di stallo nel mezzo il cui ago della bilancia, forse, è andato a pendere maggiormente sulle prestazioni negative.

GP Ungheria Ferrari Leclerc Sainz
Photo Credit: Scuderia Ferrari Media Centre

La casa di Maranello è arrivata in pista durante i test pre-stagionali con la migliore delle premesse: quella di vincere entrambi i titoli del campionato mondiale. Eppure, tra sfortuna e scelte sbagliate insensate da parte di un muretto box capace di mettere alla prova il più ardito tra i meticolosi, la squadra fiore all’occhiello della F1 ci sta dimostrando lentamente, gara dopo gara, che nonostante si abbia la vettura migliore del lotto si può essere comunque capaci di mandare a monte un’intera stagione. Insomma, Ferrari, ma tu ci sei o ci fai?

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Raffaello Caruso

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