Romano Albesiano parla della sua Aprilia che in questa stagione sta dimostrando di essere entrata a pieno titolo come moto di vertice

Aprilia in questo 2022 ha fatto il vero passo di qualità, ma Albesiano predica calma. L’ingegnere ha spiegato di come sia difficile rimanere ad alto livello in MotoGP e racconta come si sta svolgendo lo sviluppo della RS-GP 2023 dopo i test di Misano. Erano presenti i piloti titolari Aleix Espargaro e Maverick Vinales e il collaudatore Lorenzo Savadori.

Le parole di Albesiano su Aprilia

Nel 2021 si era cominciata ad intravvedere la svolta, concretizzata in questo 2022. L’Aprilia è ormai una moto che fa alzare i sopraccigli, tanto che un team come quello di Razlan Razali ha deciso di puntare sulla casa di Noale diventando team satellite, salutando Yamaha. Ancor più rilevante il fatto che sta diventando una moto non solo “Espargaro-dipendente”. Maverick Vinales dopo un periodo di adattamento sembra aver trovato qualcosa nel setup che gli ha permesso di fare un bel passo avanti, conquistando tre podi nelle ultime quattro gare disputate.

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Nonostante quanto appena detto, Romano Albesiano viaggia con i piedi di piombo. Dal prossimo anno Aprilia non avrà le concessioni e abbiamo visto come in KTM questo abbia inciso molto sulle prestazioni.

L’ingegnere della casa di Noale ha parlato così di quanto si sta costruendo con il progetto RS-GP.

A prescindere da quello che può venire in mente guardando i risultati di questa stagione, abbiamo ancora molta strada da fare prima di essere perfettamente competitivi. Non siamo soddisfatti e non lo saremo finché non riusciremo a colmare tutte le lacune in RS-GP

Durante i test svoltisi a Misano, dove i tre piloti hanno percorso complessivamente 427 giri, si è intravisto qualcosa in ottica 2023. Questi giri svolti saranno fondamentali per prendere le decisioni definitive sulla strada da intraprendere con la nuova moto.

Stiamo già lavorando alle idee che poi definiranno il prototipo per il 2023, ma il processo di analisi deve essere meticoloso perché il pericolo di un passo falso è sempre in agguato dietro l’angolo. Ci sono concetti che sembrano funzionare e altri che non portano alcun netto miglioramento. Dopo aver completato così tanti giri, dobbiamo essere bravi ad analizzare correttamente i dati raccolti. Siamo a un buon livello di prestazioni, ma ciò non significa che dobbiamo rallentare lo sviluppo

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Simone Massari

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