Yuki Nemoto
Yuki Nemoto, da Tokyo, ha un solo obiettivo: diventare pilota Factory di Lamborghini. Il samurai di VSR ci ha parlato approfonditamente dei suoi obiettivi e della sua carriera.

A Vallelunga Yuki Nemoto rimanda a Monza la possibilità di conquistare il titolo Endurance del GT Italiano con VSR eppure, nonostante ciò, il talentuoso pilota giapponese made in Tokyo riesce a stupire grazie al suo particolarissimo stile di guida. Il samurai di VSR punta a diventare pilota Factory Lamborghini e, se le premesse sono queste, il suo risultato non tarderà ad arrivare.

Yuki Nemoto e la forza del nintai 忍耐

Yuki Nemoto, il giovane talento di VSR – Vincenzo Sospiri Racing, team cliente Lamborghini nel GT Italiano e GT World Challenge Europe – è arrivato in Italia direttamente dalla metropoli di Tokyo con l’obiettivo massimo di diventare uno dei piloti della Factory Lamborghini coronando un sogno che ha da quando iniziò la sua carriera agonistica nella F4 nipponica.

Yuki Nemoto Vallelunga
Photo Credit: Suzuki Kako

Il suo percorso da pilota inizia in Giappone, sulle vetture a ruote scoperte della Formula 4 che gli hanno permesso, un magico giorno, di condividere il box coi meccanici del Team VSR. Da quel momento è scattato qualcosa. Dopo quel round della F4 giapponese, Vincenzo Sospiri rimase impressionato dallo stile di guida del giovane samurai che, tanto forte nello spirito quanto al volante, è riuscito a conquistare un periodo di prova in alcune corse Super GT del Campionato Italiano Gran Turismo, aggiudicandosi quattro gare al fianco di Nicolas Costa, fino a conquistare il titolo sprint nel 2020.

Yuki Nemoto box VSR
Photo Credit: Suzuki Kako

Parlare con Yuki Nemoto, mi ha fatto capire quanto questo ragazzo sia determinato e “cocciuto” – nel senso buono del termine – nell’ambire al suo obiettivo finale: diventare un pilota ufficiale Lamborghini. Ora, vorrei un attimo perdermi in quelli che sono stati i miei studi universitari di lingue orientali e, in quanto yamatologo (colui che studia il Giappone) voglio condividere una cosa con voi che spero non renderà lo scritto ridondante e tedioso, ma è una massima che ci tengo a fare, così da far comprendere a voi lettori appieno quello che è lo spirito e l’ambizione di questo ragazzo di Tokyo.

Una cosa che ammiro immensamente di questo popolo, oltre alla costante voglia di raggiungere la perfezione in ogni singolo gesto quotidiano, è la pazienza (忍耐, nintai). Vi condivido però la tenacia, che ho visto ardere incessantemente negli occhi del giovane samurai. Non una insistenza gridata, bensì una silenziosa, di chi “intigna” e intanto costruisce. Perché per ottenere certi risultati non basta solo l’impegno ben direzionato, ma ci vuole anche tempo, costanza e passione. Doti che il giovane Yuki possiede tutte.

VSR Lamborghini
Photo Credit: Suzuki Kako

Analizzando la parola pazienza (忍耐, nintai) questa è composta dai kanji di 忍ぶ  shinobu “sopportare, celare” – il nin del 忍者 ninja che è ‘colui che si nasconde’ – a braccetto con quello di 耐える taeru “resistere, sopportare”. In questa lingua pazienza è allora nascondere la fatica, tollerare in silenzio le difficoltà, resistere all’ansia del tempo – e calza tutto a braccetto considerando gli innumerevoli viaggi che Yuki ha dovuto compiere dal Giappone all’Italia e viceversa, combattendo con tutte le dififcoltà che possono derivare – e, infine aspettare. Ma, parlando di attese, forse vi ho fatto attendere troppo questa intervista, ed è giusto ora dare spazio al promettente Yuki Nemoto e ringrazio tutti coloro i quali, armati di buona pazienza e volontà, hanno avuto la tolleranza di leggere questa mia piccola disamina. Grazie.

Yuki Nemoto, dal magico Sol Levante per ambire a Lamborghini

Dal Giappone all’Italia. Cosa ti ha portato a competere qui nel nostro paese?

“Gareggiavo nella Formula 4 giapponese e in quel campionato anche VSR era lì con il programma junior di Lamborghini e abbiamo condiviso i meccanici nello stesso garage ed abbiamo deciso di fare un test in Italia. Io al tempo non gareggiavo con VSR ed ho pagato per farlo per migliorare le mie abilità e quel test in Italia andò molto bene e da quel punto Vincenzo decise di tenermi con sé”.

Vincenzo Sospiri Lamborghini
Photo Credit: Suzuki Kako

Sei più a tuo agio nel competere nel GT Italiano o nel GT World Challenge Europe? Stesse auto, ma quali sono le principali differenze?

“Sono due campionati molto diversi e mi diverto a gareggiare in entrambi ed è fantastico condividere la passione col team. Ma la differenza principale è il livello tra i due campionati: il GTWC è uno dei migliori campionati GT al mondo, se non il migliore ed a Spa abbiamo avuto quasi settanta auto. Ma, sai è una nuova sfida con te stesso cercare di essere tra i top driver. Spero di diventare un pilota ufficiale Lamborghini e mi piacerebbe correre per la casa ufficiale”.

Yuki Nemoto pilota Lamborghini
Photo Credit: Suzuki Kako

Nella tua carriera stai andando molto bene nelle corse GT. Pensi di continuare su questa scia o guardi già al WEC?

“Il mio obiettivo principale è quello di diventare un pilota ufficiale Lamborghini. È il mio sogno da quando ero piccolo e sto sognando di diveltarlo da molto tempo. Al momento sto cercando di diventare il miglior pilota GT, ma allo stesso tempo hanno cambiato il regolamento e le GT3 sostituiranno le GTE e ovviamente cercherò di essere lì perché è una gara altrettanto storica ed importante. Ma, sai, al momento devo fare le cose passo dopo passo”.

Yuki Nemoto Lamborghini Vallelunga
Photo Credit: Suzuki Kako

Lamborghini inizierà il suo percorso nel WEC. Possiamo sperare di vederti anche lì?

“Penso che sia il momento corretto per una squadra ufficiale cimentarsi nel programma WEC, non solo nelle GT3, ma anche nella categoria LMH. Il team ha già due piloti ufficiale e sono i migliori nella line-up e spero che Lamborghini abbia il miglior risultato con Mirko Bortolotti e Andrea Caldarelli”.

Un ringraziamento speciale a Suzuki-san, per avermi concesso di pubblicare le sue bellissime fotografie che ritraggono il giovane Yuki Nemoto. Ganbatte, Yuki-san!

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Raffaello Caruso

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