Red Bull ha sforato il tetto di spese limite imposto per il 2021. Un dato di fatto visto che la conferma è arrivata dalla stessa Federazione. La F1, che si appresta a correre il GP degli Stati Uniti, attende dunque di conoscere il seguito della vicenda. Nel frattempo si è però fatta strada un’ipotesi; e se fosse Adrian Newey il motivo per cui Red Bull ha sforato il budget cap?
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Lo stipendio di Adrian Newey potrebbe essere il problema del budget cap Red Bull
La F1 è pronta ad affrontare il GP degli Stati Uniti, tappa numero diciannove del mondiale 2022. In Texas però cresce l’attesa non solo per la gara, ma anche per la sentenza da parte della FIA sulla questione legata alla violazione del budget cap da parte di Red Bull. L’entità del danno è infatti ancora sconosciuta, nonostante sia stato appurato che il team di Milton Keynes abbia fatto uso di un ulteriore extra budget inferiore al 5% del totale. Alcune indiscrezioni hanno lasciato intendere ad un possibile patteggiamento tra le due parti; intanto però si è fatta strada un’ulteriore ipotesi.
Come riportato da Autosprint, uno dei punti controversi delle spese effettuate lo scorso anno riguarderebbe Adrian Newey. Secondo quanto sancito dal regolamento finanziario, dal budget cap devono essere escluse le spese legate ai tre dipendenti con ingaggio più alto. Quello di Adrian Newey rientrerebbe dunque tra tali ingaggi; o almeno questa sembra essere l’interpretazione che il team ha dato al nuovo regolamento. La contestazione fatta dalla FIA alla scuderia anglo-austriaca sembra però essere legata proprio all’ingegnere.
La FIA potrebbe infatti aver ritenuto Newey un dipendente legato al team di Milton Keynes, ma non a livello contrattuale. Una condizione che lo porrebbe fuori dalle eccezioni sopracitate. Newey, secondo i documenti ufficiali, risulterebbe infatti essere un dipendete della Racing Service Limited, dunque non direttamente legate a Red Bull. Se così fosse, i conti non tornerebbero proprio per le spese legate a Newey. Il suo stipendio, oltre ai costi per le trasferte, andrebbero di conseguenza inclusi nei conti del budget cap. Una svista che, se dovesse verificarsi vera, scioglierebbe il nodo budget cap, ma comporterebbe comunque una sanzione alla Red Bull, anche se probabilmente minore di quella che i rivali hanno chiesto.
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