Il GP d’Australia rappresenta per Bagnaia quello del sorpasso ai danni di Fabio Quartararo. Dopo un GP di Thailandia rocambolesco dal punto di vista del meteo, quello di Phillip Island può essere definito come uno dei più entusiasmanti degli ultimi anni. I tre anni di assenza dall’isola padrona di canguri e koala vengono spazzati via da 27 giri mozzafiato, pieni di sorpassi e colpi di scena. Se per l’italiano il GP si conclude sul podio, per il francese della Yamaha la gara finisce anzitempo nella ghiaia.
Rimonta completata per Bagnaia nel GP d’Australia: un 3° posto che vale una vittoria
Phillip Island era cerchiata dai piloti e dai vertici Ducati come una pista in cui magari era meglio difendere che attaccare. Fortunatamente a Borgo Panigale ci hanno ben viziati quest’anno ed anche in Australia la rossa non ha sfigurato, anche se la prestazione è stata costruita non senza difficoltà. La svolta per Bagnaia è arrivata nelle FP4, riuscendo dopo varie modifiche a dare carico all’anteriore per fronteggiare le curve da altissima velocità e il fastidioso influsso del vento. Dopo il 3° posto in qualifica ottenuto nonostante molti piloti lo avessero preso come riferimento, il 63 non scatta alla perfezione a causa di qualche capriccio dell’abbassare anteriore (particolare da sistemare in vista della Malesia).
L’italiano però non si fa prendere dallo sconforto e recupera quanto perso già nelle prime curve, sorpassando Quartararo. La gara è di gestione per ridurre al minimo la grande usura degli pneumatici, fino a che il 63 non prende il comando a circa metà gara. Da lì conduce fino all’ultimo giro per evitare possibili disastri in mezzo al folto gruppo che lo seguiva. Nel finale Rins e Marquez, dopo averlo studiato e risparmiato di più l’anteriore, lo infilano e costringono ad accontentarsi di un 3° posto che vale oro vista la caduta del Diablo. Il vantaggio di Bagnaia è ora di 14 punti, conquistato con la fame e sopratutto con la testa in queste due ultime gare. Peccato per la vittoria sfuggita all’ultima tornata: voto 9 per il nuovo leader del mondiale.
Fabio Quartararo getta alle ortiche la grande occasione che aveva a Phillip Island
In Australia la Yamaha e Fabio Quartararo arrivavano con l’intento di attaccare e con la possibilità di guadagnare un bel gruzzoletto di punti. Peccato che il momento no in cui Fabio è caduto da dopo la pausa estiva non voglia fermarsi: El Diablo, mentre combatteva per le prima posizioni, sbaglia una frenata e per poco non centra in pieno Marini. Dopo un’escursione nell’infida erba australiana, rientra quasi in coda al gruppo e nel tentativo di rimonta si stende in curva 2. Un grave errore, come da lui ammesso, che gli fa perdere la leadership iridata che manteneva all’incirca da inizio stagione.
Fabio ha totalizzato la miseria di 8 punti delle ultime 4 gare disputate: se ad Aragon lo zero non è imputabile ad una sua colpa, in Giappone non ha brillato a causa di qualifiche critiche sotto la pioggia terminando poi 8°. In Thailandia la pioggia ha mandato in tilt sia lui che il team, sbagliando la pressione delle gomme e relegandolo al 17° posto. In Australia però la colpa è tutta sua, quasi rassegnato al suo destino. Siamo certi che Fabio si ripresenterà in Malesia in piena forma e senza più la pressione di difendere il primato in classifica (aspetto assolutamente da non sottovalutare). Il mondiale ha ancora molto da raccontare e Quartararo lo sa: essendo ancora in corsa e per la sua grande forza merita un 5, mentre per la prestazione pura a Phillip Island non va oltre il 3.
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