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Il GP di Singapore non ha visto brillare le Mercedes; Lewis Hamilton ha chiuso al nono posto, mentre George Russell solo quattordicesimo.

Il GP di Singapore poteva rappresentare per Mercedes quell’occasione più unica che rara in questo mondiale 2022. Quella pole position mancata di poco da Lewis Hamilton doveva ridare speranza alle tante fatiche compiute dal team. Qualcosa però non ha funzionato a dovere, con una bandiera a scacchi che infine ha visto Hamilton transitare nono e Russell quattordicesimo. O meglio ultimo, visti i sei ritiri.

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GP Singapore: Mercedes si illude ma non conclude

Il ritorno sul tracciato di Marina Bay era un momento ben visto in casa Mercedes. Dopo il miglioramento riscontrato sia nella gara in Olanda che in quella corsa a Monza, il team di Brackley era pronto a quella che è stata etichettata come un’ultima grande occasione. Le gare al termine del mondiale ora sono cinque, ma forse in nessuna di queste la W13 può esprimersi al meglio. La variabilità delle corse può sempre riserbare sorprese, ma quanto accaduto a Singapore forse deve segnare la fine del capitolo 2022.

Il weekend era iniziato nel migliore dei modi, con Lewis Hamilton in grado di svettare nelle prime prove libere. Red Bull e Ferrari si sono poi fatte sotto, ma Mercedes è sempre rimasta al passo. Una sensazione poi confermata nelle qualifiche del sabato, con il sette volte campione del mondo terzo a soli 54 millesimi dalla pole di Leclerc. La gara poi ha rivelato le due facce della medaglia. Se da una parte si è visto un Hamilton pronto a combattere per il podio, dall’altra è invece arrivato l’errore. Uno sbaglio commesso dal campione inglese e che lo ha costretto ad accontentarsi del nono posto.

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Photo Credit: Mercedes F1 Media Site

L’altra metà del box delle Frecce d’Argento ha invece vissuto un weekend totalmente da dimenticare. Uno dei pochi per George Russell. Il giovane pilota di casa Mercedes ha infatti faticato rispetto al compagno di squadra. Le qualifiche non sono poi servite a rialzarsi; Russell è stato infatti eliminato in Q2, relegato all’undicesima posizione. Il cambio di power unit ha poi costretto il numero 63 della F1 ad una partenza dalla pit lane. Una rimonta che però non è riuscita, macchiata anche da un pit stop coraggioso, ma forse troppo anticipato.

Mercedes, punto e a capo sul mondiale 2022?

Sbagliano anche i grandi. Sbaglia Verstappen nonostante abbia spesso dimostrato di avere un qualcosa in più. E sbaglia anche Hamilton insieme ad una Mercedes che ha commesso l’errore di essere forse troppo ottimista. La chiamata anticipata ai box di Russell per montare le gomme da asciutto è stata un azzardo. Un’azione che poi non ha ripagato. Il talento del giovane inglese non è infatti riuscito a colmare quel buco che lui stesso aveva creato dopo le qualifiche.

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Photo Credit: Mercedes F1 Media Site

Il terzo posto ottenuto da Hamilton nel sabato di Singapore aveva invece portato quella boccata di aria fresca tanto attesa. La fame di vittoria è stat poi riversata in pista, mostrando un sette volte iridato combattivo. Forse troppo. Un errore è infatti bastato a rovinare la gara di Lewis Hamilton. Uno sbaglio che forse, sommato a quanto accaduto nel weekend a Marina Bay, deve essere letto in modo diverso in casa Mercedes. Il mondiale 2022 ha bisogno del punto prima di poter andare a capo.

Il bottino portato a casa da Leclerc e Sainz ha infatti permesso alla Ferrari di prendersi un po’ di vantaggio in classifica. Una differenza che Mercedes sperava di poter azzerare per chiudere al secondo posto. Un obiettivo che forse, a questo punto, deve essere messo da parte. La vittoria sembra infatti una meta troppo lontana e il 2023 inizia ad incombere in maniera pesante sul lavoro dei team. Di capitoli di storia Mercedes ne ha scritti e ne scriverà ancora molti; forse però, per poterlo fare al meglio, occorre che uno di questi capitoli non porti il suo nome.

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Chiara Zambelli

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