Verstappen gp abu dhabi
Mario Donnini fa chiarezza sul titolo vinto nel 2021 da Max Verstappen, vinto meritatamente senza rubare niente a nessuno.

Ospite alla puntata settimanale di Paddock GP, Mario Donnini ha parlato di Max Verstappen e degli ultimi avvenimenti che hanno scosso la Formula 1 nell’ultima gara andata in scena a Suzuka. La famosa penna di Autosprint non ha mancato di fare un’attenta analisi sulla condotta dell’olandese nel corso del campionato attuale e di quello passato.

Titoli rubati e arbitrati male, Mario Donnini fa chiarezza sul caso Verstappen

Max Verstappen è il pilota più discusso nelle ultime stagioni della Formula 1. Il giovane pupillo della Red Bull è riuscito a confermarsi campione del mondo (nonostante le numerose critiche) ed essere l’antagonista per antonomasia della Ferrari di Leclerc rivelandosi infallibile sotto moltissimi punti di vista. Solo punti di forza quelli del giovane olandese che si presenta con una tenacia di ferro, una costanza inossidabile ed un saldo ed impavido piede destro.

Mario Donnini Verstappen
Photo Credit: Red Bull Content Pool

Eppure, la storia ci insegna che più un pilota è bravo e vincente più questo viene criticato dal grande pubblico. Già la stagione passata Max Verstappen è stato etichettato come un ladro, capace di vincere il suo primo titolo mondiale solo grazie alla gestione di Michael Masi di quell’ultima gara. In realtà, l’ultima tappa del mondiale 2021 fu arbitrata molto male come detto dalla celebre penna di Autosprint Mario Donnini.

“Abu Dhabi è stata una partita arbitrata male. Un contro è una partita arbitrata male, un conto è un mondiale rubato e Verstappen non ha fatto nulla per rubarlo. Max è stato, così come Hamilton, arbitrato male quindi non è colpa sua. Viceversa, per fare un esempio, Il mondiale del ’94 fu rubato da Schumacher che buttò scandalosamente fuori pista Damon Hill che aveva vinto quel mondiale e nessuno gli ha detto niente. Quello è un mondiale, questo (quello del 2021 ndr) è arbitrato male. Parlo di cattiva arbitrazione perché quando Hamilton brucia la chicane e rimane in testa senza ridare la posizione a Verstappen quello è un altro momento in cui è stato arbitrato male, in senso opposto a quello che è stato poi il finale discutibile.

Donnini Verstappen
Photo Credit: F1.com

“E dico discutibile -continua a spiegare Mario Donnini – perché in quel caso (Masi) doveva far sdoppiare tutti; invece, ha fatto sdoppiare solo i doppiati tra i due. Si denota che c’è stata una interpretazione estensiva che è stata contestata addirittura per un avverbio che poteva essere interpretato in maniera diversa. È sembrata una partita arbitrata male, c’è stata questa interpretazione del regolamento in buona fede, voglio sperare, ma sbagliata”.

Il secondo titolo contestato. Ma che F1 avete visto?

È più facile parlare male di qualcosa o qualcuno che parlarne bene. Ma, avvalendomi di quella che è la mia ancor piccola esperienza in questo mondo (delle corse e non) posso dire con certezza che è ancora più facile parlare senza cognizione di causa avvalendosi del nulla su cui basarsi costruendo concetti, pensieri e idee su fondamenta poco solide e stabili.

Mario Donnini Verstappen campione mondo
Photo credit: Red Bull Content Pool

In questa stagione, sulla scia della scorsa conclusa con la vittoria del bibitaro più amato della storia – più dello stesso Dr. John Stith Pemberton – Max Verstappen è stato etichettato come un ladro. Ma ladro di cosa? Il 25enne di Hasselt nella passata stagione di Formula 1 è riuscito a tenere testa ad un cliente tosto e difficile come Lewis Hamilton, Toto Wolff e tutta la combriccola Mercedes; mentre in questa stagione, è stato dominatore assoluto piazzandosi ad oltre 100 punti di vantaggio dal suo inseguitore quando mancano ancora 5 appuntamenti al termine del mondiale. Precisamente, in cosa dovrebbe essere etichettato come ladro? Lui ha fatto soltanto il suo lavoro: ha spinto oltre ogni limite come testimoniato anche da Mario Donnini.

Verstappen non ha rubato niente, ha dato il massimo. Lui ha fatto tutto quello che poteva e doveva, compreso il Giappone in cui ha ricevuto i suoi punti e poi ne ha presi più di quelli che erano dovuti. Uno che vince 11 gare sulle 17 corse non hai regalato nulla se l’è preso con le unghie e mi sembra abbastanza meritato”.

Concludo dicendo che Max Verstappen non ha rubato nulla a questo sport, ai tifosi o ai suoi rivali. Non solo ha guadagnato sul campo di battaglia ogni suo singolo punto, ma ha anche regalato alla F1 lo spettacolo di un talento raro. Forse, l’unica cosa che si può rimproverare al giovane olandese è quella di aver vinto il mondiale a 4 gare dal termine. Una fine anticipata che farà rimpiangere lo spettacolo vissuto fino alla fine dello scorso anno.

Ascolta PaddockGP!

Non perdere l’ultima puntata di Paddock GP dedicata al commento del GP del Giappone assieme a Raffaello Caruso e Chiara Zambelli che hanno ospitato Mario Donnini.

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Raffaello Caruso

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