Ecclestone Vettel F1
Sebastian Vettel smetterà di correre alla fine di questa stagione. Il suo ritiro dalle corse, però, non è poi così pacifico come sembra.

Sebastian Vettel ha annunciato che smetterà di correre alla fine della stagione 2022, e la notizia del suo ritiro ha spezzato il cuore di molti tifosi nel mondo dei motori. Il pilota tedesco è stato per il motorsport una figura significativa, che sia piaciuto o meno. La fine della sua carriera verrà dettata dalle ultime tre gare rimanenti. In diverse interviste, lo stesso Sebastian Vettel ha cercato di dare spiegazioni per il suo ritiro, affermando che lui stesso avrebbe preferito non smettere di gareggiare.

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Sebastian Vettel, ritiro necessario per il clima troppo stressante

Nel corso degli anni, dalla giovinezza fino all’imminente ritiro, Sebastian Vettel è stato tutto. Si è rivelato eroe nei primi anni in Toro Rosso, portando alla vittoria un team minore come solo i grandi avevano fatto prima di lui, firmando un destino che sembrava fargli promesse poi mantenute solo per metà. Passato a Red Bull, si è riscoperto antagonista di una narrativa mediatica al pari del presente Verstappen. Ragazzino talentuoso ma arrogante che dice quello che pensa senza alcun filtro, e per questo è poco digeribile per il mondo patinato delle corse.

I confronti con il compagno di squadra Mark Webber degenerano poco a poco fino alla saga del “Multi 21” nel 2013, con il famigerato ordine di scuderia che Vettel non ascolta. Cambia di nuovo la sua narrativa, in Ferrari, sperando di ritornare quell’eroe che era stato e di salvare la Rossa. In questo periodo si iniziano a notare le crepe nel cemento, le falle nell’automa che cede ai giochi mentali di Lewis Hamilton e fa dei lunghi sulla ghiaia quando è in gioco tutto.

Vettel GP Stati Uniti
Photo Credits: Aston Martin Twitter

Quel 2018 ha segnato il vero cambiamento di Sebastian Vettel, da campione inscalfibile a umano, capace di sentire la pressione e di crollarle accanto. Questa è esattamente la ragione per il suo ritiro. Con gli anni, dopo la dura batosta fatta di coltellate successive a Hockenheim e Singapore, si è dato delle altre priorità: la famiglia, l’ambientalismo, la lotta giustissima per i diritti umani e l’uguaglianza. Tentativi di darsi nuovamente una direzione. Di ritrovare una quadra, di minimizzare una passione grande come il mondo, ridimensionandola rispetto a problemi di importanza etica maggiore. “Se potessi solo arrivare al circuito, correre, e tornare a casa, avrei sicuramente continuato”. Sebastian Vettel si ritira e preferirebbe non farlo, ma la pressione è troppa e la distribuzione delle gare troppo caotica perché possa stare con la famiglia. Necessità di padri che vogliono vedere i figli crescere.

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Camilla Taglietti

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